Vorrei restare per sempre in un posto solo per ascoltare il suono del tuo parlare e guardare stupito il lancio, la grazia, il volo impliciti dentro al semplice tuo camminare e restare in silenzio al suono della tua voce o parlare, parlare, parlare, parlarmi addosso dimenticando il tempo troppo veloce o nascondere in due sciocchezze che son commosso. Vorrei cantare il canto delle tue mani, giocare con te un eterno gioco proibito che l' oggi restasse oggi senza domani o domani potesse tendere all' infinito.
domenica 30 novembre 2008
fra non molto
L''uomo stava davanti alla porta aperta e parlava con qualcuno immerso nella stanza. Forse una sorta di timore lo pervadeva e gli impediva di entrare. Improvvisamente si girò quasi sentisse che qualcun altro lo stava guardando da non molto lontano. "Guarda chi si vede....dopo tanto..." disse con quella sorta di imbarazzo che l'accompagnava sempre nella quotidianità della vita e che abbandonava nei momenti di eccesso. I due si diedero la mano; poi parlarono del tempo, fuori la neve scendeva e lieve copriva ogni cosa. "Scappo....ho da fare...." e come quella neve, subito se ne andò, con quella sorta di imbarazzo che sempre l'accompagnava e che lieve copriva ogni cosa. Fra non molto sarebbe ritornata la primavera avrebbe dovuto star li ad aspettare.
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Prosa
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