martedì 26 agosto 2014

prostata ed altro

Sono tornato da Verona. Sulla Strada mi son fermato in uno di quei monumenti al consumismo che sono gli ipermercati. Avevo bisogno del pane. Ho riempito il carrello. Poi a casa mi sono cucinato la carne alle griglia, ho pulito la rucola e l'ho condita con aceto di vino normale, ho aperto una bottiglia di pinot. Ho cenato davanti alla tv con il solito Civatti che fa l'intelligente ma non riesce a capire. Mi incavolo, sorrido, lascio perdere. Ho messo in ordine. Piatti lavati, tovaglia sbattuta fuori e ben ripiegata nel secondo cassetto della cucina. La cassa di rucola è li che mi angoscia! 2,49 € ...nel mio orto mi è costata solo di sementi e mi sto chiedendo se ne vale la candela. Ogni tanto la mente va: il deserto, riprendere a camminare. Volti, mani, sorrisi e sguardi a cui affidarsi. Cavoli che bello invecchiare, cavoli che sfiga invecchiare. Voglio ripartire: voglio sentire Dobrilla lamentarsi della situazione a Pec, voglio sentirla chiedermi se voglio o no difendere il cristianesimo. Voglio un po' della sua Rakia e del formaggio di capra e delle verdure al vapore che un povero convento di ortodosse mi fa amare mentre in una lingua non mia sento raccontare la vita dei santi. Voglio ancora. Ancora? Ancora! Qualcuno mi ha detto che debbo farmene una ragione! Ma come? Di cosa? di volere sentire ancora quella vita che ti ha rapito per tanto? Ma? Vedo il deserto, sento il profumo dell'infinito nulla. Vedo turbini di sabbia come turbini della mia vita. Voglio quel treno che lento e rumoroso mi accompagnava la dove nulla c'era se non la voglia di riprendere a vivere.


Sorrido: all'urologo ho detto che mi piscio sui piedi. Qualcuno diceva che sono gli uomini potenti che fan così! Sorrido! Ma vorrei aver la potenza di pisciare più in là. Vorrei aver la potenza di camminare e fare ed accarezzare e vivere. Ma la prostata oggi è la mia regina e non mi fa pisciare nemmeno un po' più in la mentre la mia testa mi fa pisciare lontano come sempre ma lei non sa che la prostata val ben più....del cuore.

frammenti

piccoli oggetti raccolti qua e la nel nostro vagare
pezzi di carta riempiti un giorno di segni e parole
a far ricordo di se stessi in angolo della casa e del cuore
frammenti di una vita mai paga che ancora cerca
e poi ancora gli occhi tuoi si riempiono del ieri
e vedi, e tocchi luoghi e città, boschi e deserti
come fossi ancor li a riavvolgere frammenti di vita
che invece veloce è passata ad altri frammenti
e che vanno a posarsi nei tuoi occhi e nel tuo angolo
ove staranno sempre vivi a cullarti del tempo passato