mercoledì 26 ottobre 2011

bocconi

piccoli quadrati ordinati in serie
grandi vetri ordinati all'ingiu
soldati impettiti allineati in schemi
contenitori silenti di bocconi
dolce amaro il cuore segue perso
trovar in un sorriso la vita
infinita assenza di infinita presenza

martedì 25 ottobre 2011

quieta luce

passi ripetuti quasi all'infinito
sentieri sempre diversi eppure uguali
vette e valichi raggiunti e poi lasciati
per ritornar a ripetere gli stesi passi
giorni ripetuti quasi all'infinito
progetti e piccole ambizioni sempre uguali
obbiettivi ed effimere vittorie raggiunte
solo desiderio di trovare quieta luce
come di chi su un prato seduto guarda
il sole tramontare fra gli alberi

lunedì 17 ottobre 2011

albero

come maestoso albero
posato sul declivio
dall'ultima neve vinto
sta il mio cuore
radici strappate fuori
ed ora nude come rami
cercano nel cielo
la perduta terra
e flebile linfa ancora
lenta sale a render
infinita quest'agonia

venerdì 14 ottobre 2011

a Franca

24 luglio 2010 sulla strada fra Aulla e Castelnuovo in Garfagnana fermo a guardar rocce bianche di monti verdi e a provare ad invecchiare un po.
Sto tornando da Milano: dal cimitero di Lambrate. Conoscevo le alte case di Lambrate, la stazione, i ristoranti, la mensa, ora anche il cimitero. La bara di Franca era lì, come i ricordi di lei, di quei tempi in cui tutto mi pareva nuovo e diverso dalla mia piccola Rovereto. Mi sembrava diverso quello strano piccolo ascensore fatto di ferro come non pensavo possibile, quella casa milanese elegante pur nel suo essere vecchia e quella donna volitiva che lavorava sembrava quasi più del suo marito mettendo in crisi miei solidi modelli che poi se ne andarono. Ricordo quel tavolo grande e forse la sua impazienza che finissimo, che ce ne andassimo, per poter stare un po’ in pace con Giancarlo o forse solo con se stessa. Ricordo l’amore per quel figliolo allora quasi tardivo! Ora è normalità. Ricordo Franca a casa con Adriana ed i bambini a tirarli su mentre io e Giancarlo provavamo ad esser uomini su alpi impervie. Ricordo cinque anni fa. Una cena felice tutti assieme a festeggiare i trent’anni di laurea e le cose che erano cambiatie e quelle che anche erano rimaste. Ed ancora Franca che sempre meno chiusa e manager di se stessa diventava dolce di fronte all’amore nostro. Giancarlo mi ha detto che ora era la donna più felice perché era diventata nonna. Lo credo!… penso sia vero. Guardando tanti anni trascorsi insieme pur lontani invidiando la dolcezza di una donna amata, diventata sempre più deliziosa per chi le sta attorno. Ciao Franca.

domenica 9 ottobre 2011

non c'è

non c'è giorno
non c'è notte
non c'è memoria
non c'è speranza

martedì 4 ottobre 2011

auguri

auguri di forma si potrebbe credere e alle volte lo sono
auguri di felicità e senza coniugare poco senso ha
auguri di un sol giorno senza continuità chissà
auguri del tempo che va come mai il dolore fa
auguri di poco o infinito senso
auguri stringendo piccole speranze o possenti certezze
auguri lasciati li dove nessuno li vuole