martedì 13 gennaio 2015

manifestazione

Il ragazzo con la sua giovane moglie mi accompagna nella spoglia stanza. Chiavi, password del Wifi poche parole. Solite cose apparentemente, solito BandB, solita gente che arrotonda forse un misero salario. 
Poi scendo chiedo del metro per andare a piazza della Repubblica. 
La ragazza mi dice che suo marito mi accompagna e con mia sorpresa lui esce in strada con me vestito di un maglioncino alla mia impressione troppo leggero per l'aria limpida e fredda di una domenica invernale. 
Due passi e il ragazzo chiede: "ma davvero sei venuto per la manifestazione?" Si; e dentro di me penso per quale ragione mai non mi son fermato di più? È vero la manifestazione è stata la ragione. Il ragazzo mi dice: "grazie"! Cavoli che emozione trasferire anche solo a quella giovane famiglia un po di solidarietà. Ora posso anche tornare il viaggio ha avuto la sua giustificazione e anche se ora un metrò affollato mi sta portando in piazza della Repubblica passando fermate che paiono soste nella storia mi sento a casa.



normalità

Mi sono chiesto per tutta la giornata di ieri cosa mi ha colpito di più di questa manifestazione. Ho letto qualche articolo e mi è sembrato veritiero e ben scritto.
Questa mattina al riprendere le solite attività di tutti i giorni, il solito ufficio, la solita coda di traffico, le solita normalità ho mi pare, trovato la risposta: la normalità!
È infinitivamente più rivoluzionario essere normali, persino banali tutti i giorni coniugando aspirazioni e realtà seppur con difficoltà che vivere con aspirazioni così forti da essere capaci di spezzarne altre.
Si ieri eravamo tanti ma in fondo sembrava una giornata come quella di oggi: normale! È questo che rispiravo ieri di diverso rispetto a quello che sembrava.
La nostra forza è la normalità anzi anche la banalità perché accetta che tutti siano normali anzi banali.