domenica 30 gennaio 2022

silenzio

Mi perdonerete, non sono un esperto, ho solo camminato per un po' sui monti ucraini pieni di foreste di imponenti abeti bianchi che Paneveggio pare nulla.
Ho camminato per qualche città: Leopoli bella quanto Parigi nelle sue case, piazze, chiese. Mio padre e mia madre erano nati nello stesso stato di Leopoli. Ora sembra che sia chissà dove. Se la memoria non mi inganna 20.000 soldati Trentini persero la vita da quelle parti per difendere od attaccare chi sa chi.
Ivano Frankoski i nazisti la dichiarano la prima città liberata dalla "feccia" ebraica. Alla fine della guerra si trovarono tre dico tre ebrei sopravvissuti. 
Ben Gurion, Golda Mayer, Kapucinski nacquero da quelle parti. La si parlava polacco poi i polacchi furono spediti ad ovest per prender posto degli sconfitti. 
Movimenti epocali che sembrano lontani ma sono lì ad una manciata di storia dalla nostra. 
Si l'ho fatta lunga ma lasciatemi dire la sofferenza per quel che sta accadendo non laggiù ma ovattate stanze della casa Bianca.
 Gli Usa parlano, minacciano, affermano, appoggiano in definitiva decidono per chi? Per loro! Per la loro poca cultura, conoscenza della storia, per il loro prendere parte per chi garantisce un "mercato" solo all'apparenza equo.
Mi angoscia il silenzio dell'Europa che non sa bene che dire. Non mi angoscia il silenzioso, in questo caso, ministro degli esteri che è riuscito ad "abolire la povertà". Mi tormentano gli autonomisti che non sanno che la loro autonomia deriva dal fatto che eravamo una stessa entità.
Ma sì dai lasciamo agli Usa occuparci di noi anche perché non siamo proprio noi loro altrimenti le badanti come facciamo a recuperarle? 
Lasciamo che gli Usa se ne occupano come hanno fatto  in Iraq, lasciamo che se occupino come hanno fatto in Afghanistan, lasciamo che se ne occupino loro della nostra storia a noi basta il denaro per sembrare ricchi di cosa però non sappiamo.

martedì 4 gennaio 2022

vetri

Ho messo i vetri semplici ad Itaca. È stato persino difficile trovarli oggi che una tecnologia standardizzata produce tutto per fini economici. Ma oltre l'economia, il denaro le cose dovrebbero riscaldarci il cuore. Ed oggi quei vetri non certificati, che sembravano rompersi quando li ho inseriti nel povero telaio, che qualche tecnico certificato con un cenno del capo compativa una mia inusuale richiesta, oggi dicevo ho realizzato, visto, tirato fuori da un cassetto lontano della memoria una storia che certo i certificati doppi o tripli vetri mai ci racconteranno e mai racconteranno ai bimbi che verranno.
Il vetro prima in alto, poi più lentamente in basso, si è appannato. Che emozione! Il dito è andato subito a cercare un disegno che presto sarebbe evaporato. Quanti disegni da bimbo sui vetri di via Conciatori sono ritornati li su questo vetri non certificato.
Poi, quando dentro il caldo incominciava ad misurarsi con quello del tuo corpo, la condensa in alto tremante improvvisamente si radunava come un manipolo di combattenti e vinta una resistenza che per anni mi son chiesto da dove venisse e che poi scopri finalmente chiamarsi liminare, e giù lungo il vetro sino al telaio raccogliendo altri vapori li condensati che solo quel manipolo di audaci sembravano aspettare.
Una riga di luce fra quella nebbia solcava il vetro di nulla certificato, antieconomico, antirazionale, anti tutto ma che mai sostituirei per un anonimo e saldo vetro certificato che ahimè vorremmo alle volte certificasse le nostre vite che al contrario sono come quella goccia di condensa che rapida è arrivata giù al telaio ma che una traccia ha lasciato nel suo passaggio.