domenica 10 luglio 2022

Marmolada

Marmolada! In questi giorni mi chiedo se dietro a tutta questa esposizione mediatica ci sia davvero il un senso profondo di dolore per le vittime o; o altro.
In montagna, ma anche in campagna, al mare capitano tragedie alle volte forse anche più grandi ma dopo alcuni giorni tutto si acquieta.
In Marmolada no! Alpinismo? Natura? Cambiamenti climatici? Ma? La sovraesposizione continua, presidenti di qua e di là, personaggi da talk show, alpinisti famosi e giù o su continuando.
Penso che la leva sia sul nostro desiderio di essere altro in una vita scandita all'incontrario è ben scandita, dai tempi dell'ufficio, del lavoro, degli spostamenti ed anche ahimè del tempo apparentemente libero che viene concesso e naturalmente regolato.
In fondo quel seracco che è venuto giù ha minato certezze con cui il turismo di massa ha costruito i suoi stereotipi fatti si di avvenuta ma anche di sicurezza lasciando l'illusione di essere diversi dal Fantozzi che al contrario hanno o abbiamo costruito in noi.
I media sono bravi a cogliere le paure e naturalmente sanno che la paura è un forte collante per noi umani.
Ed allora giù, avanti con ghiacciai, guerre (ma in fondo ora non più tanto...), carestie, pandemie, inverni senza riscaldamento, invasioni di berbere popolazioni da tenere lontane con ogni mezzo.
Di una cosa sono sicuro che ora in Italia la parola Marmolada è conosciutissima e così fra non molto sarà ancora più oggetto di curiosità ed attenzione incrementando i turisti in quella zona.
Zaia e Fugati non so se lo hanno capito scientemente, ma certo sono stati bravissimi a tessere la rete più ampia possibile.
Mi lamento ahimè ed ho coscienza che anche questo rientrerà nel fiume delle cose che altro non faranno che ingrandire lo "spettacolo" ma ancora non ho trovato altra strada. Forse il silenzio definitivo lo potrebbe essere una soluzione ma poi penso agli oppositori di Putin e mi dico che almeno li c'è qualche oppositore qui non si sa bene nemmeno a chi o a che cosa opporsi: forse a noi stessi!

mercoledì 6 luglio 2022

lavello

Ho scoperto che il mio lavello in acciaio inox posto all'estero, è diventato il cimitero per una infinità di ragni, grilli ed insetti vari che non conosco.
Attirati dall'acqua che seppur minima si deposita sul fondo, questi insetti si lasciano cadere sul fondo convinti di riuscire a ritornare su grazie alle loro lunghe zampette che in ogni dove riescono a fermarsi.
Si: in ogni dove ad esclusione dell'acciaio inox.
Sorrido pensando che alle volte, forse troppe ultimamente, noi nel senso di umanità, siamo come quegli insetti che si lasciano andare sul fondo del lavello in acciaio inox non sapendo poi come uscirne.
La differenza fra quei poveri insetti e noi è la telecronaca che i media proprinano in ogni ora e luogo circa le responsabilità di chi ha messo lì il lavello di acciaio inox.
Vogliano l'acqua facile come quel grillo? Vogliamo l'avventura? Vogliamo "conquistare":la cima? Bhe credo che in fondo siamo come quel grillo che ora cerca affannosamente di risalire.
Capita. È ovvio ma si può sempre pensare che un chi che sia giudice ci dirà la verità e troverà i colpevoli del troppo liscio così da fare "giusti" risarcimenti.
Siamo peggio di quel grillo dato che lui si è infilato nel lavello per un bisogno essenziale: bere! Noi ormai ci infiliamo nei lavelli vari per il bisogno di essere altro rispetto l'infinita di grilli esistenti.
Penso sempre quando cammino per i monti o ghiacciai, alle parole di una vecchia contadina montanara che mi obbiettiva ogni volta la ragione del mio andar per monti senza alcuna ragione essenziale legata alla vera esistenza. Produrre qualche patata, fare un po' di legna, raccogliere qualche frutto, cacciare qualche animale tutte cose proibitissime ora ma che davano un senso alla montagna come parte della vita.
Ora, che della "vil materia" possiamo fregarcene ci rimane l'essenza alta dello salire: il nostro ego!
Ed allora silenzio se capita quel che sempre è accaduto ma che mai ha toccato gli uomini tesi al quotidiano se non non in forme del tutto prevedibili come un naufragio.
In fondo loro come i nostri vecchi, rischiano per poco o nulla: un tozzo di pane!
Ad altri è permesso di rischiare per l'essere di più ed allora: benvenuti la dove si è più.... più.... più poveri.

PS: il grillo ne è uscito aiutato da legnetto ho paura che legnetti nessuno ce li allungherà.
PS: ho visto che la protezione civile ha messo i cartelli per vietare la montagna: si insomma sto pensando di denunciare tutti gli insetti che si avvicinano al mio lavello...e che diamine! Così si risolve il problema!