giovedì 20 luglio 2017

Via Rialto

Via Rialto: una giovane donna, smartphone all'orecchio, due cani di media taglia al guinzaglio non si avvede, oppure non si cura, che uno dei cani alza la gamba ed orina sullo stipite di una macelleria. Il macellaio esce ed ovviamnete manifesta il suo disappunto invitando la signorina a pulire con l'acqua. 
"Se non vuole che i cani orinino sulla sua porta metta in opera una recinzione così ...." è in sitesi la proposta della giovane donna che acqua e scuse proprio non vuol considerare come purtroppo ormai accade troppo spesso. 
"Se poi vuole si rivolga al Sindaco e proponga l'abbolizione dei cani...." 
Proposta come la prima peraltro, priva di un minimo di logica ma solo tesa al "conflitto"
Certo la politica, i sinadci dovono secondo alcuni almeno, occuparsi di queste cose che la semplice educazione ha ormai perso nei meandri della modernità. 
Rifletto: andando avanti così sicuro che la "politica" non potrà e non dovrà regolare tale convivenza, si passerà prima o poi a "regolare" in conti come nelle società ancestrali che la ragione se la prendeva il più forte! 
Il continuare a gridare che è la "politica" che non fa, sbaglia, ruba ecc. ecc. fa si che la responsabilità individuale sia trasferita su altro: recinzioni, sindaco. 
Qualcuno dirà che la "politica" deve fare di più ma certo sono convinto che ognuno di noi deve fare di più e non certo aggredire con parole che prima o poi porteranno ai fatti.

giovedì 13 luglio 2017

acquitrino di Cei

C'era un lago a pochi passi da casa. Prendevi la bici o la moto e subito una serata d'estate diventava fresca ed allegra. Sul prato che lo lambiva ti toglievi i caldi vestiti dell'ufficio, mettevi il costume e finalmente a piedi nudi sull'erba ti avvicinavi a quell'acqua che ti accarezzava presto con il suo fresco abbraccio. Il lago era li di tutti: famiglie, bambini, fidanzati, pescatori. 
Ora quel lago non c'è più! O forse meglio si è trasformato. L'acqua da chiara è divetata marrone, le rive possono ormai accogliere solo i piedi, le ninfee che prima lambivi a nuoto ora sono circondate da infinite alghe che emergono solo un po' dall'acqua scura. Se provi a nuotare subito ti trovi avvinghiato a queste alghe che subito ti consigliano di desistere.
Orami quel lago è diventato un acquitrino!
Qualcuno ha detto che è per via del "biotopo" e così le alghe, che sempre ci sono state, non è più consentito rimuoverle come faceva qualcuno.
Chissà se è vero o se sono i cambiamenti climatici?
Peccato! Quel lago servirà ora ad altro ma certo mancherà alla frescura ed al nuoto dei roveretani.
Però dato che il lago è cambiato perché non cambiare anche il nome:
acquitrino di Cei!