sabato 17 dicembre 2016

Nane

Conobbi Giovanni detto Nane, al primo vero incarico di direzione lavori della mia vita: la scuola media di Fiera di Primiero.
Il progetto non era mio per cui ci fu anche una difficoltà di conoscenza che dovetti patire. L'appalto era stato assegnato con un aumento sui prezzi unitari di oltre il 100% per cui se il buon Nane avesse voluto si poteva arricchire senza alcuna fatica cosa che evidentemente non fece. 
Le parole che ricordo mi disse qualche incontro dopo di quello iniziale furono più o meno le seguenti:"El senta Architet noi doi podem anche no nar d'accordo su tante robe, podem anche begar ma l'unica cosa che no deve rimeterghe l'è la buona riuscita del lavoro!" 
Queste parole mi hanno accompagnato poi per il resto dei miei lavori qui in zona ed in giro per il mondo. La qualità profonda della etica di un impresario che definivo "carriola e cazzuola" era dovuta alla etica della sua famiglia della sua gente.
Il lavoro quale essenza dell'essere e non come strumento di sussistenza o arricchimento. 
L'edificio è ancora lì e forse sarebbe anche ora di fare qualcosa di più bello e moderno ma ho quasi la sensazione che non durerà così a lungo.
Qualche anno dopo un po' prima che tangentopoli diventasse di pubblico dominio giornalistico, rincontrati Nane su un altro cantiere complesso. C'erano anche i fratelli Camillo e Damiano che poco parlavano ma molto lavoravano e che mi insegnarono come gettare una vasca in un solo getto cosa che rividi anni dopo a migliaia di km fare dal siriano Hassan nel deserto di Azraq in Giordania. Hassan che pure nel silenzio assomiglia a Camillo e Damiano. 
Rincontrai Nane dicevo, ed un giorno in cantiere mi dette una busta che apri pesando contenesse i risultati dei provini sul calcestruzzo: mi accorsi che c'erano delle banconote e colpito dissi al buon Nane: " che cavoli fai? Sei un bravo uomo non seguire l'andazzo o cavoli dovrò andare in magistratura!" si vergogno! Lo ricordo! Farfuglio qualcosa sul mio povero stipendio, e mise via la cosa. Un paio di anni dopo in piena tangentopoli ritorno da me un giorno e mi ringrazio. Quella mia reazione lo accompagnò per il proseguo e nonostante altri, bravissimi, potentissimi e con luminose carriere alle spalle funzionari chiedessero lui il Nane, negò e salvò se stesso oltre l'impresa ed un amicizia non fatta di interessi economici ma di conoscenza che poi in fondo è l'unica cosa che vale! Sapete fare un ponteggio con tre assi?  Io si me lo ha insegnato il Nane.