lunedì 30 maggio 2022

"sporco ricco yankee"

Quest'oggi sono corso a fare la spesa e fra le altre cose, rifornirmi di gelato che mi piace gustarmi finita la cena e sistemata la cucina.
Al banco dei surgelati c'era una vecchietta, solo qualche anno più di me, che stava guardando con attenzione almeno così io ho pensato, le varie confezioni di gelato. Mi sono fermato accanto ed ho atteso senza pazienza che la signora finisse.
Quando la signora si è accorta della mia presenza si è subito ritratta e scusata invitandomi a servirmi cosa che ho fatto prontamente conoscendo benissimo il gusto che volevo.
La signora vista la mia scelta mi ha spiegato che cercava di capire il costo al kilo del prelibato gelato. Ho risposto gentilmente che la bontà ne valeva sicuramente la pena e di non badare troppo al prezzo soprattutto delle cose buone. Ci siamo sorrisi ed abbiamo continuato gli acquisti.
Poi, poi un dubbio atroce mi è sorto ed il cuore si è fermato. Il mio essere benestante mi consente di non soffermarmi troppo su pochi centesimi e mi sono sentito male per la povertà che li ho incontrato e non capito come ahimè capita spesso a chi gode del privilegio del benessere.
Fino a ieri tutto questo lo comprendevo e lo vedevo quando operavo nei paesi più poveri ma oggi quella signora mi ha riportato ad una realtà che certo esiste anche in Italia e che il più delle volte mi sfugge tutto preso dal fare e non dal curare.
Sapete: so di essere come mi definisco sempre uno "sporco ricco yankee" ed ho sempre considerato questo una sorta di richiamo a me stesso verso l'attenzione ai meno fortunati ma oggi ho sentito e capito che sono sempre ahimè "uno sporco ricco yankee": perdonate!

cava


Da un po di tempo sul fianco destro della Vallagarina si sta aprendo ed allargando sempre più una "ferita" ben visibile da ogni dove.

Una cava!


Per carità nulla di male. Lo scavare pietre credo sia uno dei più antichi lavori almeno da quando qualcuno voleva attraverso quello che poi abbiamo chiamato architettura, affermare la propria potenza e/o superiorità.

Certo mille volte meglio della guerra ma in fondo le ragioni forse sono sempre le stesse.

Comunque torniamo alla cava il cui materiale deve essere proprio prezioso per colore e consistenza tanto che da notizie sembra che in Arabia ne sia stato esportato un bel po' prima che la crisi petrolifera consentisse ai Sauditi di potersi permettere lastre marmoree ben più preziose per pavimentare le loro architetture

Il monte sulle cui pendici si scava si chiama "Dos del Gal" sulla cui cima vi sono numerose ed importanti postazioni che costituivano la prima linea italiana durante la grande guerra.


La cosa interessante è che detto "dosso" da sempre costituisce una fonte interessante per il materiale di cui è composto. Un centinaio di metri più in là della nuova cava possiamo infatti trovare una serie di tramogge per la selezione del materiale ormai abbandonate da anni. Il materiale arrivava lì attraverso un percorso fatto di tubazioni quasi aeree che dal fianco della montagna portava il materiale in basso dove veniva lavorato.


Ma? Ma cave sopra proprio non se ne scorgono al contrario di quella realizzata oggi più in basso.

Sorpresa: in passato quando non esisteva tutela del paesaggio, SIC, Patrimoni dell'umanità, e quant'altro destinato a "proteggere" burocraticamente l'ambiente, i più saggi cavatori di allora scavano il materiale dall'interno della montagna senza alterarne almeno visivamente, la forma. Una miniera insomma!

Verso la cima del dosso si può ammirare una piccola porzione di come in passato si procedeva con gli scavi. Solo qualche piccola differenza mica c'era la cultura paesaggistica ed ambientale di oggi che diamine!


Se poi, ma è assolutamente vietato, entrate in profondità di quella cava che forse sarebbe meglio chiamare miniera, vi accorgerete come quel dosso forse altro non è che una groviera che nelle sue viscere nasconde spazi infiniti in cui proprio per le dimensioni è pure facile perdersi.


Alla base del dosso ci sta la ex Montecatini ed il combinato disposto di quella immensa costruzione e delle infinita miniera del dosso potrebbe suggerire brillanti idee per lo "sviluppo turistico" della zona.

Forse la cava ci può in fondo salvare per l'appunto da idee di sviluppo sostenibile che di questi tempi sembrano abbondare nelle menti degli sviluppatori.

mercoledì 25 maggio 2022

orso

Particolare della volta con quadro a Sant Romedio

Oggi casualmente ho trovato aperta una chiesetta che da sempre guardavo curioso dall'esterno per la semplice forma ed il composto portale.
È da così tanto tempo che vedevo quel portone chiuso che vederlo socchiuso oggi mi ha emozionato un po' e così mi sono scordato di fotografare l'esterno la chiesetta o cappella come sarebbe forse più corretto dire.
Dentro la complessa semplicità della pianta circolare che va a chiudersi in una cupola ottagonale con preziosi capitelli che segnano la saldatura fra il basso e quello che si spinge verso l'alto.
L'altare chiuso come di conveniva per i tempi in cui il tutto fu costruito, pur essendo corretto e prezioso non raggiunge l'emozione che l'aula sa dare.
Forse in quella grata e la forte ed ordinata aula sta anche la separazione che al tempo esisteva, ed esiste, fra chi "governa" e chi governato lo è.
Dato che ormai molti mi stanno dicendo che sto diventando sempre più "orso" e confesso con voluta attenzione, essendo la cappella è dedicata a San Romedio penso che un po' mi appartenga pure.
Sorrido: perdonate la mia orsaggine!
Ecco qui le povere foto che poco possono raccontare dello spazio che fortunatamente ha tre dimensioni che si possono percorrere.
Volta centrale
La cancellata

venerdì 6 maggio 2022

finito

Ho finito! Si non proprio tutto dato che è meglio lasciare qualcosa ancora da pensare e fare quasi sia una porta verso il domani.
Ma ho finito. L'acqua corre dalla cisterna al lavello, accendo il gas, il sole trasformato con batterie ed inverter, illumina le due stanze e da energia al piccolo frigorifero per tenere in fresco le birre.
Sto seduto sui gradini di legno della ripida scala, ascolto il vociare di invisibili uccelli e nessun altro suono. Non un motore solo forse di qualche aereo lontano. Non una voce. Magia della solitudine che riempie da sempre i pensieri ed il tuo cercare.
Leggo qualche notizia ma mi stanco subito. Pare che questo mondo non sia più in grado di sorprendermi eppure all'apparenza sembrerebbe pieno di novità ma in fondo sembrano cose di sempre.
Qualche cima di montagna magari più alta di 8000 m. da conquistare: qualche record da battere: qualche palato da inebriare: qualche luogo da magnificare! E poi mi chiedo se a tutto questo apparire non sia in fondo generatore dei nostri mali, delle guerre.
Anche questo mio scrivere lo è! Lo so e mi chiedo se continuare o chiudere tutto, scendere dalla scala e tagliare un po' di legna per il prossimo fuoco.
Vorrei che la prossima impresa fosse la "conquista" di un punto nel nulla di steppa piana ed infinita. Vorrei che il record fosse la capacità di stare seduti ed ascoltare la natura; vorrei che un po' di pane e formaggio fossero come le lenticchie, un piatto da re; vorrei che i luoghi ci inebriassero per quello che ci raccontano e non per quello che ci raccontano di loro.
Vorrei non apparire, vorrei che il non essere ci salvi dall'essere e dalle sue guerre.
Ora scenderò dalle scale e farò i conti con questa mia assoluta incapacità di non essere che solo questo mio luogo magico mi sta aiutando ad accettare.

Fontechel