venerdì 6 maggio 2022

finito

Ho finito! Si non proprio tutto dato che è meglio lasciare qualcosa ancora da pensare e fare quasi sia una porta verso il domani.
Ma ho finito. L'acqua corre dalla cisterna al lavello, accendo il gas, il sole trasformato con batterie ed inverter, illumina le due stanze e da energia al piccolo frigorifero per tenere in fresco le birre.
Sto seduto sui gradini di legno della ripida scala, ascolto il vociare di invisibili uccelli e nessun altro suono. Non un motore solo forse di qualche aereo lontano. Non una voce. Magia della solitudine che riempie da sempre i pensieri ed il tuo cercare.
Leggo qualche notizia ma mi stanco subito. Pare che questo mondo non sia più in grado di sorprendermi eppure all'apparenza sembrerebbe pieno di novità ma in fondo sembrano cose di sempre.
Qualche cima di montagna magari più alta di 8000 m. da conquistare: qualche record da battere: qualche palato da inebriare: qualche luogo da magnificare! E poi mi chiedo se a tutto questo apparire non sia in fondo generatore dei nostri mali, delle guerre.
Anche questo mio scrivere lo è! Lo so e mi chiedo se continuare o chiudere tutto, scendere dalla scala e tagliare un po' di legna per il prossimo fuoco.
Vorrei che la prossima impresa fosse la "conquista" di un punto nel nulla di steppa piana ed infinita. Vorrei che il record fosse la capacità di stare seduti ed ascoltare la natura; vorrei che un po' di pane e formaggio fossero come le lenticchie, un piatto da re; vorrei che i luoghi ci inebriassero per quello che ci raccontano e non per quello che ci raccontano di loro.
Vorrei non apparire, vorrei che il non essere ci salvi dall'essere e dalle sue guerre.
Ora scenderò dalle scale e farò i conti con questa mia assoluta incapacità di non essere che solo questo mio luogo magico mi sta aiutando ad accettare.

Fontechel