domenica 16 febbraio 2020

peste

Ne avevo accennato un po di tempo fa ma permettetemi di ribadire anche perché ormai non c'è più fine alla povertà e non penso a quella materiale.
Il camminare lentamente ma soprattutto l'osservare con curiosità consentono di comprendere molto del tipo di società in cui ci siamo "cacciati" e quanto qui sotto penso sintetizza con efficacia il punto a cui siamo arrivati o vorrei solo sperare delle "istituzioni" che certo possono "vendere" il termine culturale ma che nulla hanno a che vederci.
Allora la foto è di una croce di buona fattura in pietra circondata da una recinzione di rete plastificata per delimitare piccole proprietà o meglio sarebbe dire piccoli proprietari.
Al centro della croce c'è una placca penso in bronzo o rame con incise poche parole scritte in maiuscolo, che riescono a spiegare tutto.
RICORDO
DELLA
PESTE - CORNE
ANNO
1800
Più sotto ve ne è un'altra con numerose firme sempre per via del piccolo protagonismo della intelighienza contemporanea e locale ma anche non.
Poi numerosi bla bla bla che nulla aggiungono alle 7 parole e sono sicuro che il numero abbia un suo significato, che qualcuno senza alcun protagonismo aveva posto un po più sopra.
Per mettere in opera quel nulla che è la targa sotto sono stati usate quattro viti ad espansione rischiando di fatturare la pietra.
Ora la cosa che mi fa sorridere o piangere decidete voi, sono le condizioni delle due scritte. Una ha 220 anni ed è praticamente nuova l'altra qualche annetto e praticamente cancellata!
Ecco! Questo dice molto della nostra società e mi chiedo cosa mai saprebbero inventare per "ricordare" il corona virus...meglio la peste...