giovedì 31 gennaio 2019

Armadio

Mia madre, ma sono sicuro molte madri Trentine e non, mi insegnava che se un indumento non lo indossavo per più di un anno era il caso, oltre a chiedersi del perché dell'acquisto, di donarlo ai poveri se ancora in buono stato o se consunto, liberarsene definitivamente lasciando libero lo spazio nell'armadio.
Tutto questo mi ritorna alla mente osservando gli ormai infiniti edifici, pubblici e/o privati, in stato di abbandono. A Rovereto l'elenco sarebbe lunghissimo e questo ci dice molto dello "sviluppo" in atto. 
Ora la proposta, provocazione potrebbe essere quella che dopo, cinque, dieci anni, come per gli indumenti le opzioni potrebbero essere o il "dono ai poveri" nel caso di un valore storico artistico o ambientale o la demolizione nel caso di nessuno valore!
Ve lo immaginate l'armadio, perdon la città, quanto spazio acquisirebbe! 
Si d'accordo chi sono i poveri a cui "donare"? Come potrebbero utilizzare questi volumi? 
Sono sicuro che l'immaginazione può progredire propria in questi casi. 
Però se volete potete anche aspettare che crollino da soli.