martedì 5 febbraio 2013

mercato


Oggi è martedì: giorno di mercato a Rovereto.
Ieri sono arrivato tardi da Roma e questa mattina mi sono regalato una passeggiata fra la gente.
Mi sono rimesso l'elegante vestito di ieri, ho cambiato la camicia azzurra e mi sono messo la cravatta nuova blu a puntini rossi. Per sentirmi bene: forse più come speranza che quello che appare fuori possa lenire la tristezza del cuore solitario. In parte funziona soprattutto se ne sei cosciente e se ti lasci andare da quello che ti circonda.
Dino stava impacchettando il solito vaso di fiori condito dal solito "latin lover" vecchio stampo ma che piace sempre alle vecchie signore, e soprattutto, come Dino sa, fa aumentare le vendite.
Abbiamo preso un caffè al bar della piazza Erbe affollato più del solito con la gente che parlava e si raccontava sorridendo per la giornata nuova.
Poi ho girato in cerca di qualche fazzoletto tanto per aver una scusa a guardar bancarelle e gente attorno.
Le elezioni sono vicine ed alcuni attivisti distribuivano volantini invitandomi a cambiare questa politica. Sorridevo e dietro il mio elegante vestito rispondevo che ci avrei pensato gettando un po' nell'imbarazzo i miei interlocutori.
In piazzetta vedo un altro attivista che sta distribuendo qualche foglio colorato con scritto PD. Riconosco l'attivista: un anno o due più vecchio di me, sempre impegnato nel sociale sempre in prima linea nell'altrui aiuto sempre certo del suo mondo di certezze e di solidarietà a poco prezzo.
Il giovane prende il foglio dall'attivista e manifesta la poca speranza dentro. Forse il lavoro, forse i genitori, forse la ragazza lo tormentano. Ma il vecchio attivista con fare consolatorio e volitivo afferma "bisogna aver speranza".......bla bla bla.....
Lui, anche la moglie, è pensione da qualche anno. Hanno una casa, un buon reddito e probabilmente data il tenore compunto della loro vita accumulano qualcosa per i figli o i nipoti ormai grandi.
Bisogna aver speranza: in che cosa? Mi chiedevo mentre mi allontanavo pensando che quel giovane avrebbe potuto chiedere a quell'attivista qualcosa di più del suo attivismo.