martedì 5 aprile 2011

pietre

domani sarò di nuovo a Roma; me ne starò a guardare pietre antiche e a pensare a quante mani le hanno sfiorate sfiorandomi così anch'esse. Guarderò quell'acqua cristallina come quella del Leno ma ordinatamente disordinata nel suo fluire. A Brunelleschi invidierò il sarcasmo lasciato nella pietra scolpita, a Bernini il rigore ordinato dell'invenzione. Camminerò su quei sassi quasi neri come una lavagna su cui disegnare o raccontare una storia. Mi mescolerò alla fermate dove eterni autobus come la città aiutano gente quasi spaurita ad avvicinarsi e a parlare. Starò li pensando a questo mio stare li a respirare un po' di primavera in questo autunno del mio cuore