martedì 21 agosto 2018

ponte Morandi

Parlano di Governo del cambiamento ma sinceramente mi pare non cambi e per "certi versi" fortunatamente, nulla.
Cambiano i proclami, gli atteggiamenti pubblici, la costruzione delle illusioni.
Ma veniamo al perché di questa mia convinzione. Ho parlato con qualche collega, ho fatto qualche ricerca in internet e ne vien fuori che quasi tutti i tecnici di un certo spessore sapevano "dell'arditezza" del ponte Morandi. 
A Firenze Brunelleschi osò realizzare una cupola senza impiegare tanto legname ed ora quella cupola, assieme a tante altre "visioni" richiama in quella città frotte di turisti.
A Genova Morandi osò pensare che il calcestruzzo potesse sostituire l'acciaio nella resistenza alla trazione cosa che credo anche i sassi sappiano, che il calcestruzzo resiste a compressione ma non a trazione. Morandi osò pensare che la precompressione potesse superare una naturale fragilità del calcestruzzo. 
L'intuizione non era per nulla male per l'epoca ed infatti funzionò almeno sino all'altro giorno! Poi le conoscenze crebbero e si scoprirono fenomeni che ponevano "qualche" problema a quella resistenza che con il tempo e banalizzando diciamo con "l'invecchiamento" del calcestruzzo poteva perdersi. 
Ma il mio scrivere non vuole essere una lezione di tecnica ma porre solo qualche considerazione metodologica.
Se il sottoscritto ci è arrivato nel giro di qualche ora dopo il disastro credo che sia i tecnici di Autostrade per l'Italia sia però quelli del Ministero delle Infrastrutture ne fossero a conoscenza e la prova sta proprio nella sostituzione degli strali in calcestruzzo precompresso con più sicuri tiranti in acciaio in una delle campate. 
Ora attribuire responsabilità come fa il Ministero e più in generale la politica, credo suoni un po' demagogico anche perché pur non avendone prova, sono quasi certo che qualche tecnico all'interno del Ministero aveva a suo tempo posto il problema. 
Certo Autostrade doveva intervenire e chiudere ma sono certo lo poteva fare anche il Ministero senza tanti se e ma! Le conoscenze c'erano ma come insegnavano a miei tempi si contava più su "sant cemento" che sulla scienza. 
Ora la smentano di fare il teatrino delle responsabilità.
Responsabilità? Se come sono sicuro il quadro è quello sopra, le responsabilità saranno suddivise fra frotte di tecnici che non hanno fatto abbastanza per lanciare "early warming" efficaci o se li hanno lanciati come sono quasi sicuro, ci saranno stati altrettanti tecnici pronti a "smussare, placare". 
Quando qualche giorno fa, dicevo che la responsabilità è in tutti noi intendevo proprio questo.
Vedrete sono anche certo che pur impegnandosi molto, la magistratura non riuscirà a "condannare" qualcuno proprio per l'impossibilità di legare uno o anche più nomi a a quel disastrato rispettando il principiò della responsabilità individuale! Se proprio volesse la Magistratura potrebbe "licenziare" tutti i vertici di Autostrade e del Ministero ma come ben sapete non lo può fare e naturalmente sia Autostrade che Ministero si guardano bene dal farlo tanto l'importante è gridare "onestà onestà"
E quindi?