giovedì 25 settembre 2014

il passeggero

Il passeggero chiamò per tempo la fermata. C'erano solo tre passeggeri sull'autobus ed io li davanti che mi gustavo le aspre ed alte colline che precedono la pianura. L'autista, forse soprapensiero e complice un altro bus che occupava la fermata, la salto!
Il passeggero con calma venne avanti e chiese come mai. "non hai suonato!" fu la risposta che teneva in nessun conto cortesia e grammatica italiana ma forse solo il colore della pelle del passeggero.
"e poi non hai timbrato il biglietto! Me lo ha detto il collega!" le fermate intanto passavano ed il povero passeggero vedeva con occhi tristi sfumare la possibilità di essere puntuale.
"Ecco il biglietto!" l'autista lo guarda e l'attimo di silenzio che segue fa capire che tutto è a posto ma chiedere scusa e fermarsi è ammettere forse che quel uomo bello tondo e gentile che ben si adatta al carattere di quelle valli, non è quello che povere idee continuano a illustrare. "mi tengo il biglietto...." "no per cortesia, il biglietto è mio e me lo restituisce, qualcuno alla fermata me lo potrebbe chiedere". Cavolo! Due a zero e penso che intanto si sono fatti almeno cinque km ed il povero passeggero, oltre che a rodersi il fegato per la discussione che ha tentato di farlo sentire un nulla, dovrà farsi a piedi i km di ritorno.
Troppo gentile io al suo posto sarei scoppiato.
Finalmente scende e vorrei scusarmi per la cosa ma ha poco valore.
Se ne va.
A quel punto l'autista con freudiano senso di colpa, cerca in me quella solidarietà di cui una coscienza comunque ben formata, ha bisogno quando sente di aver sbagliato.
"bastava chiedere scusa e fermarsi il prima possibile" rispondo!
Apriti cielo! "ho scoperto che è colpa mia se questa nazione va a remengo....è colpa di quelli che come difendono quei bastardi che ci rubano tutto...e poi per finire lui comunque non gli importa nulla perché il suo stipendio comunque lo prende..."! Lascio che si sfoghi e poi complice lo smartphone in mano mi balena una satanica idea: "continui la prego sto registrando tutto..." silenzio!
Chiamerò a testimoniare a difesa la signora...."vero signora?" silenzio!
La signora un po' prima aveva raccontato di essere di Taranto migrata anche lei come il passeggero di prima.
Povero autista delle valli bresciane.
Fossi la SIA gli offrirei una trasferta di un anno, pagata naturalmente, a guidare autobus in Nigeria o qualche altro posto così.