domenica 1 novembre 2015

otto per sei

Otto per sei!
Lordi che netti faranno si e no trentacinque metri quadri che guardacaso è lo standard minimo di un alloggio anche ai tempi nostri. Le falde vanno su un po' ripide su tutti i quattro angoli ed in cima evidentemente c'è un colmo che seppur breve da un senso di normalità a quel che altrimenti poteva essere anche una forma che gli architetti chiamano pura, e che solo alcuni di loro usano con temeraria noncuranza.
C'è un camino bello quadro che proprio lì dove il colmo inizia spunta su a dar un po' meno simmetria al tutto.
Camino poi che sta a cavallo dei due spazzi interni che ancora rompono la monotonia della simmetria che obbligherebbe altrimenti a non distinguere il giorno dalla notte e nel non dare gerarchia al nostro vivere quotidiano.
Quattro finestre posate per lungo ad aiutare quella piccola casa a sembrare più lunga del vero.
Una porta un po' più grande e preziosa verso strada mentre di là sembra quasi non esserci per l'esser sempre aperta almeno in questa stagione.
Otto per sei e uno e due e tre quante case così conto mentre il lento treno va. Quante vite narratte in quei pochi metri che ormai qualcuno sta allargando, alzando come pensa di fare per la vita.
Otto per sei.