domenica 24 marzo 2019

Akhadir

Non so bene perché ma è la terza volta che salgo qui. Monte Nebo. Qui Mosè fini il suo viaggio che per certi versi fu un impresa unica liberando un popolo dalla schiavitù. La cosa che mi piace pensare è che in quei tempi la coscienza del limite era ben presente cosa che mi pare persa soprattutto nei nostri tempi.
Forse è questa la ragione profonda che mi lega a questo luogo non essendoci altri motivi di natura religiosa.
Oggi è l'unica volta che una pioggia mi ha accompagnato. L'intorno che ricordavo color oro è diventato verde e laggiù verso Gerico, si scorge un verde intenso. 
A Madaba ci sono arrivato su un bus sgangherato pieno di uomini con la kefiah, donne con il velo e bambini cheti.
Ho camminato al solito sinché i miei passi mi hanno riportato in centro. 
Orde di turisti! Che ammiravo le notevoli cose che Madaba custodisce. Ma? Ma al di fuori dei cento metri che separano il terminal per turisti dai luoghi per i turisti nulla. 
Mi chiedo che senso abbia tutto questo ammirare "oggetti" e non umanità e non storie.
Ormai ci limitiamo nel nostro osare di conoscere. Troppo "pericoloso" osare di doversi fermare come fece Mosè da questo luogo. 
Oggi ho imparato una nuova parola in arabo: akhadir: verde....