sabato 2 marzo 2019

prima...who?

Quest'oggi stavo seduto in una stanza con una buona vista verso il mare del Nord.
Accanto a me un uomo decisamente più giovane di me ma ormai formato e saldo nelle sue visioni.
Il discorso spaziava fra mille cose e mille problemi che affliggono a nostro modo di vedere, la società.
Sovranismo, egoismo, ignoranza, incomprensione e la lista potrebbe continuare a lungo e magari per qualcuno non sono nemmeno problemi ma opportunità!
La cosa che mi ha fatto riflettere è stata l'osservazione del mio giovane interlocutore, laurea, master, impegno, tre figli, e gran lavoro nel campo medico per cui con il suo aiuto, se vi viene un cancro lo potete scoprire più rapidamente; diceva: "oggi siamo così pieni di tutto che l'unica cosa a cui siamo capaci di guardare è solo questo "tutto". Non siamo capaci di ascoltare, di condividere profondamente e ci limitiamo ad una apparentemente solidarietà e condivisione che però non va oltre i cinque minuti"
Cavoli quanta verità! Quante volte raccontate fatti, avvenimenti a persone apparentemente interessate ma vi accorgerete che inserendo "altro" nel racconto nemmeno si accorgono. Ci si ascolta sempre più noi stessi e poi magari urliamo contro US first o prima gli italiani ma in fondo se ci pensiamo bene siamo noi stessi che testimoniano "prima la mia famiglia, il mio clan" per non dire "prima me stesso" .
Non credo sia un problema ideologico: no è banale egoismo e soprattutto come diceva il mio giovane amico "mancanza di solidarietà che solo la mancanza di certezze riguardo la vita può regalarci".
Oggi siamo certi di molte cose per cui a poco serve la solidarietà perché in fondo siamo certi di poter fare da soli. Ci possiamo lamentare di molteplici cose ma quel lamento altro non è che un tassello alle nostre infinite certezze che spero prima o poi saranno spazzate via.
Perdonate la mia mancanza di solidarietà se vi propino tutto questo ma scoprire a 1200 km da casa attraverso una lingua non mia che ci sono uomini che seppur diversi per molte cose sono in fondo come noi è sempre rincuorante. ..
Quindi da domani quando sentirete "prima gli italiani" chiedetevi dove siete: prima o a fianco