Qualche anno fa, era il 2015, mi ritrovai sullo stesso autobus diretto in Macedonia del nord. Allora l'emergenza era dovuta alla crisi siriana ed all'apertura della rotta per i Balcani che più tardi fu chiusa con congrui finanziamenti al dittatore turco.
Incontrai qui un amico Emanuele Confortin che seguiva quella rotta ed assieme andammo a Prescevo dove la Serbia cercava di fare fronte a quell'emergenza con i pochi mezzi che aveva.
Allora il re dei poveri sovranisti l'ungherese Orban si affrettava ad alzare "muri" di filo spinato. Oggi anche la povera Italia ha alzato i suoi muri fatti di "altro" e forse più pericoloso del filo spinato.
Attraversare questo mediterraneo e guardare, e ascoltare ha l'unico risultato che seppure attraverso mille bellissime lingue, siamo un unica gente. Buon viaggio.