mercoledì 8 ottobre 2014

nomenclatura

guardo fuori dal finestrino scorrere veloce  il paesaggio, guardo la campagna e le strade mutare lente come i passi che metto uno avanti l'altro, guardo ragazzi come Alessandro, Nicola, Luca e quanti altri ancora, guardo i loro genitori diversi più ricchi o più poveri più arrivati o meno ma fiduciosi, guardo i giardini delle case, le cortine murarie, guardo questo paese con lingue ormai diverse, guardo tutto questo è penso che ce la facciamo. Non so bene a fare cosa ma ce la facciamo a crescere a credere in un futuro anche vicino. Poi leggo i giornali, gli articoli dell'intellighienza piccolo borghese  sempre livida per l'altrui essere che profettizza disastri d'ogni genere e scrive e fa credere altro rispetto a quel che si vede e mi chiedo se non sia ora di cambiare questa povera nomenclatura che altro non sa fare che difendere propri piccoli privilegi pensado immutabile la condizione dell'essere che fortunatamente è invece cambiata più velocemente dei loro pensieri.