martedì 13 novembre 2018

pietra, etere

Mi siedo di fronte a tanta bellezza. Sto qui fermo ed immagino le mille storie incise nella pietra per sempre. Storie di sempre.
Guardo quel dettaglio, quella inclusione, quel personaggio, quella creatura. Nulla cambia nell'animo umano. 
Poi esci e cammini per le ordinate viuzze che nulla dicono se non della vita che fu e che è. 
Strade senza alcuna magnificenza, anzi! Strade che con le loro casette pulite sembrano in ogni modo portarti là nel centro, ove tanta normalità diventa altro per tanta magnificenza.
Tempi che la storia ci dipinge tristi e paurosi ma che certo tali non furono del tutto se come qui, poi si raccontava della vita, dei sogni di quella gente che la animava. 
Sorrido pensando a queste mie parole incise nell'etere e confrontandole con queste incise nella pietra: per sempre o quasi. 
Io individualità che mi perdo in questo mare di informazione come quel popolo di allora che si perdeva nelle casette ordinate attorno alla bellezza dei sogni collettivi.