sabato 3 giugno 2017

Heinz

Ieri in un paesino sperduto mi sono fermato avendo trovato aperto quello che possiamo definire un bar. 
Il paesino si chiama Csakta ma non è in fondo importante.
Sono entrato: ho guardato nel frigo e sembrando non il caso di passare alla birra ho chiesto Fanta. L'oste mi ha mostrato un bicchiere per determinare la dimensione ha chiesto 350 fiorini che ho immediatamente pagato aprendo la mia mano piena di monete.
Sono uscito per gustarmi un po' di refrigerio e riposarmi sulla panca.
Un uomo è uscito subito dopo me! 
Mi rivolge la parola e mi sorprende per il perfetto inglese.
Incominciamo a parlare. La prima ipotesi è un ungherese che ha lavorato in Inghilterra.
Sbagliato! Niente di più. 
Lui è un austriaco di Salisburgo, ha lavorato in Sud Africa e negli USA. 
"Ma che ci fai qui? Una donna ungherese?" 
Lui sorride e comprendo di aver visto bene.
Lui sorride mostrando i tre denti che gli sono rimasti e respirando con un fischio che dice molto dei suoi polmoni come la sigaretta che ha in mano.
"Ed ora? Dove è questa fortunata donna che è riuscita a fermare un uomo come te in questo buco." Lui mi guarda e dice: "now i am alone! I am happy to be alone! My ex wife is happy and her lover too! Everybody is happy! It's not so bad this place, excuse me I must go inside! I need a beer!" 
Una vita in tre parole. Mi incammino triste! 
Ciao Einz.