giovedì 3 novembre 2022

Samarcanda

I sogni! Strana cosa a cui ci si lega, di cui ci si innamora e che si vorrebbe diventassero realtà.
Alle volte ci combatti, alle volte ti combattono perché provi ad inseguirli, alle volte ti deludono come molte cose della vita.
Ma i sogni alla fin fine sono il motore della vita e soprattutto sono il pretesto per muoversi lasciando perdere porti apparentemente sicuri in cui rifugiarsi.
È il viaggio che conta e la meta è solo il pretesto per abbandonare il lido delle effimere sicurezze con cui la vita pare consolarci.
Pensavo questo mentre la macchina mi portava verso la tanto sognata Samarcanda. Forse era Tamerlano che mi aveva stregato con il suo errare, il suo essere crudele e saggio. Quella sua frase che mi accompagna da tempo e che con difficoltà riesco a fare mia nel profondo: "felice l'uomo che non ha bisogno del mondo prima che il mondo non abbia bisogno di lui"!
Essenza di un sogno appunto.
Ma arrivandoci mi sono messo a ridere ed il mio viaggio mi ha insegnato ancora molto.
Ridevo perché la campagna piatta che precede Samarcanda per incanto mi ha riportato a San Martino Buonalbergo nel Veronese. Anche i colli in fondo sembravamo la Lessinia. Non fosse stato per una strada un po' meglio sistemata e per qualche colore la campagna era proprio quella: la granturco qui cotone ma le viti a legare i due luoghi.
Sorrido e spero che gli amici veronesi non ne abbiamo ma canali, olmi e filari hanno lo stesso sapore in ogni parte del mondo. Va bhe anche gli uomini!