lunedì 7 novembre 2022

Tashkent

Alcune città hanno la sfortunata nomea di essere prive d'interesse.
Di solito non sono città antiche od almeno non si sono conservati monumenti antichi che la nostra "cultura" ci ha insegnato essere testimonianza di ruoli importanti nella storia.
Samarcanda ne è un evidente esempio e li effettivamente la storia spirò forte ma a pochi chilometri c'è Tashkent capitale dell'Uzbekistan e città di oltre due milioni di abitanti.
I turisti ci arrivano solitamente per via dell'aeroporto ben servito ma poi fuggono nelle più note città storiche di Samarcanda o Bukara.
Però da architetto del cavolo direi che Tashkent merita un po' di attenzione.
Prima per via dell'immensa e rigogliosa pianura che la circonda e che potrebbe essere uno splendido granaio o giardino come in parte credo sia attualmente per la popolazione Uzbeka.
Secondo per l'urbanistica che qui complice la bolscevica programmazione, ha messo in atto quello che studiavo sui libri ma mai visto e vissuto in realtà.
Il policentrismo la creazione cioè non di un centro solo ma di diversi centri in cui stimolare l'incontro degli uomini e delle donne ed oggi si direbbe dei consumatori.
Questi centri sono messi in comunicazione da arterie che definire enormi è poco. Strade da 4/5 corsie per senso, cortina di alberi da una trentina di metri con percorsi pedonali e ciclabili immersi nel verde.
Poi due schiere di edifici non altissimi 5/6 piani posti ad almeno 100 m. l'uno dall'altro visto tutto quello che ci sta in mezzo.
Dietro questi edifici di "marca" si aprono infinite stradine per nulla ordinate che conducono a migliaia di casette basse 1/2 piani dove vive la maggioranza della popolazione.
Di lì basta andare al viale più vicino e prendere un autobus o il metrò per andare a 20 km in un altro quartiere così fatto.
Fortunatamente per gli uzbeki la Trentino Trasporti non ci ha messo mano così puoi salire su qualsiasi mezzo ed appoggiare la carta di credito ed il biglietto è fatto. Per i trentini c'è sempre l'autista che ti guarda come se venissi dal giurassico mentre non sa che Trentino Trasporti è il massimo dell'evoluzione!
Poi ci sono i palazzi e l'albergo Uzbekistan, quello che sta lì dietro Tamerlano, che raccontano tanta storia come le Madrase di Samarcanda.
Fortuna vuole che non c'è Trentino Sviluppo e così l'edificio si è conservato come in origine, d'accordo una tinteggiata si poteva dare, ma certo non hanno chiamato nessuna archistar giapponese per l'ampliamento. D'altra parte l'assessore Olivi si potrebbe mandare da queste parti essendoci in lontananza monti su cui incominciare a sviluppare impianti come in Folgaria.
Ora mi fermo! Altrimenti va a finire che innesco una ondata di turisti trentini a cui però consiglierei prima il deserto del nord.
Sorrido