venerdì 6 settembre 2019

Calà del Sasso

Mi stavo chiedendo mentre scendevo da Calà del Sasso se una tale opera fosse mai possibile oggi? No! No! Troppe regole, troppi ingegneri, troppi architetti, troppi amministrativi. L'opera collettiva dell'uomo non è nulla alla cultura razionalista che trova nell'individuo il centro da cui muovere per comprendere. Così Leonardo, Michelangelo, Giotto e giù sono considerati e per carità lo sono, maestri artisti e le loro opere giustamente sonó protette, conservate, studiate e restaurate. Ecco la Calà del Sasso non sapendo a chi attribuirla e non avendo un nome e cognome da "mostrare" non è considerata alla stregua di opere come La Gioconda, La Pietà o la cappella degli Scrovegni. La Calà l'è la Calà! Centinaia di uomini, donne, bambini l'hanno realizzata e per questo non assume li stesso valore delle opere citate prima. Certo non possiamo appenderla ad un muro o metterla in una chiesa. La Calà prende l'acqua, ci passano uomini e donne che magari sono ammirati ma credo che se viene "venduta" come una strada da 4400 scalini proprio non ci siamo.
Si è una strada ma nessuno ingegnere sarebbe capace di tanto pensiero. Solo la fatica, la comprensione di come si possa alleviare credo sia l'idea artistica alla base.
Alessio su da dove parte mi ha detto che tutti la fanno in salita ma è evidente anche dal nome che l'opera prende significato maggiore in discesa.
Fattela in un giorno di pioggia e pensare di portare giù un carretto o meglio una slitta di legna.
I vostri piedi hanno bisogno di sostegno che impedisca a voi di scivolare e con voi il vostro misero redditto.
Così lo scalino a scendere avanza su e la cosa sembra strana ma provate oggi.
E poi la vostra slitta prima sta' a sinistra su una parte più liscia ma dopo un po' la spalla sinistra fa male così al tornante, passa alla destra.
Sono estasiato! Sono angosciato dal vedere come quel lavoro collettivo sia lasciato a remengo e non protetto come meriterebbe affinché i nostri nipoti ne possano comprendere il valore.
E poi nell'unico tratto dove è intervenuta la forestale per rimediare ad una piccola frana un disastro. Il passo si rompe, si cercano i lati in ghiaia e....bastava copiare ma anche a copiare ci vuole intelligenza altrimenti si rischia di copiare dal più ignorante della classe.
Salviamo la Calà dei Sassi. Scritto in una grotta lungo la Calà aspettando che spiova un po'.


PS: confermo confermo la dove si posto mano e non testa è impossibile camminare con la pioggia. Questa è la differenza fra un opera d'arte e una qualsiasi altra cosa: l'intelligenza dell'osservazione.