martedì 17 settembre 2019

cinghiali

Mi riscaldo un po' dalla fresca alba con un caffè che solo nel colore e calore assomiglia a quello vero.
Seduto sulla panca ascolto il vento accarezzare le foglie. Aspetto i primi raggi di sole che da un profondo rosso si sono fatti annunciare.
Lo zaino è lì che aspetta di essere riordinato.
Il sacco a pelo dentro in baracca ancora ma ne sento ancora il calore che mi ha coccolato tutta la notte.
Non ricordo se i versi dei cinghiali hanno un nome come quello dei maiali che se ricordo bene "grugniscono" ma vi assicuro che mai come questa notte ho ringraziato di essere fra quattro assi di legno con un chiavistello di ferro. Penso a cosa poteva accadere se fossi stato in tenda.
Ieri dall'ultimo raggio di sole a questa mattina al primo altro non è stato che un grum grum grum...uhm uhm uhm...avere un amico che ronfava vicino sarebbe stato più lieto.
Devono essercene proprio tanti qui in giro ma ora sono spariti od almeno non si sentono mentre il primo sale mi accarezza il volto.
È ora di ripartire!