domenica 30 agosto 2020

Che(r)sogno

Questa mattina pioveva come sembrasse mai avesse piovuto.
Lo zaino era pronto da ieri sera ma un controllo non costa nulla. 
Sono uscito con giaccavento invernale, capello anripioggia ed il pesante zaino sulle spalle.
Dopo 20 metri il mio corpo già bolliva per umidità e caldo.
Ho resistito sino alla stazione. 
Lì, appena entrato, due signori mi hanno chiesto se prendevo La Freccia o il regionale, 90€ contro 30€, ed alla mia risposta mi hanno invitato a proseguire. Se fossi stato un "cliente" da 90€ mi avrebbero misurato la febbre ma essendo uno da 30€ mi hanno mandato dove Grillo fino a poco tempo fa mandava tutti fatto salvo poi non andarci lui ed i suoi soloni.
Mi chiedevo perché, già che i due della Freccia, erano lì non estendere a tutti l'inutile misura.
Lo so a Peri la Freccia non ferma ma la statistica non è scienza aleatoria ed il calcolo delle probabilità funziona. 
Ma? È una vita che mi chiedo inutilmente che faccia ha chi decide? Risposta temo cadrà nel vento.
Comunque tutta questa lunga premessa per dire che sto andando in Piemonte! A provare quei monti fatti di granito e non di dolomia che da troppo tempo cammino. 
Un monte in particolare mi ha colpito per forma e solitudine e sembrandomi un piccolo Cervino ho pensato potesse essere mio. 
Il nome poi mi ha tolto gli ultimi dubbi ed il Chersogno è definitivamente entrato nei miei sogni. 
So che magari non sarà come la mia fantasia lo immagina ma rimane che l'esercizio della fantasia attraverso i sogni è una delle virtù del genere umano anche se non di Trenitalia. 
PS: sono in treno ed ho realizzato che nelle frecce il distanziamento è imposto mentre sui regionali "peste lì colga"! Avete capito che non leggo i giornali e non guardo la TV però inseguo sogni ed oggi il Chersogno.