mercoledì 2 settembre 2020

piccole cose...

Dopo tanti monti questa mattina, mi sono dedicato alle bellezze che l'uomo ha saputo realizzare. I monti ormai sono divenuti la nuova frontiera su cui accalcarsi spinti da un turismo che enfatizza quelle che sino qualche decennio fa erano fatiche da cui guardarsi. Al contrario i piccoli segni del territorio sono lasciati andare fra mille povere cose e case che poi ci spingono a uscire dai nostri luoghi. 
Se non bastasse i post sui monti sono quasi infiniti mentre pochi si occupano del storia, del paesaggio e dei segni che lo accompagnano.
Così ciò che pare arte si riassume in eclatanti mostre o provocazioni che ci pare spieghino ma che in realtà nulla dicono della storia e dalla fatica e dell'intelligenza che un infinito patrimonio ci è stato donato. 
Così il monte, la vetta, il maestro diventano la via di uscita dalla fatica di un sentiero ordinario o di un edicola ordinaria. 
Ed ahimè anch'io ne sono artefice di questo abbandono che al contrario riempie la mente e gli occhi solo avendo tempo per conoscere.