sabato 26 settembre 2020

Da Volta Mantovana a Porto Mantovano

Secondo giorno: le colline ti accompagnano per pochi chilometri ed è il tratto che vorresti mai finisse. Poi gli ultimi cumuli glaciali e poi la pianura. Le sue strade diritte che mai sembrano finire siano asfaltate o no. 
Guardi l'orizzonte la dove un dosso di un piccolo ponte diviene il punto di fuga che sembra sempre spostarsi e tu piccolo uomo non ce la fai. Ancora rette che mai sembrano finire e che invitano a guardare oltre. 
Goito finalmente con il suo forte fiume che corre veloce certo più di te che ansimi nelle infinite rette. C'è un mulino, di Otz lì chiamano in barba alla storia, e c'è il fiume che da forza ad un paesaggio altrimenti piatto. 
Una sosta un po' d'acqua e via. Ora non è la campagna che ti circonda ma un canale ahimè diritto e non sinuoso. Osservi canali che possano sopra ad altri canali e canali che passano sotto. L'acqua sembra essere l'elemento più costruito del paesaggio e le strade la accompagnano. 
Duro, lungo, noioso tratto e la Mantova finalmente appare con la sua cupola le sue mire rosse e l'orizzonte mosso da rette linee.
Sorrido scoprendo che a Mantova non ci sono più posti liberi in albergo ad un prezzo normale. Non mi si dica che il Covid ha messo in ginocchio gli alberghi! Anche gli ospiti!

Il Mincio


Il Mincio a Goito