domenica 14 ottobre 2018

panca


Esco dal bosco e laggiù contro sole, un luccichio: il lago Balaton! 
Poi giù per la collina. Ultimi metri prima della pausa. Il campanile della chiesa riformata mi dice che sono in "centro". Nella piazzetta in centro la stele che ricorda i morti della guerra a lato una vecchia cabina telefonica che resiste. 
La scuola con le finestre alte sta' lì vicino alla chiesa ma bambini saranno in una scuola più grande perché anche qui, ci sono pochi bimbi. 
C'è un pullman parcheggiato all'ombra dei grandi tigli. Google Maps mi informa che partirà fra mezz'ora per una città che proprio non so. 
Mi siedo su una panca che sta' qui dai tempi del comunisti tanto bene realizzata non come quelle moderne che in un paio di anni diventano un ammasso non si capisce di che. 
Tiro fuori il pane, il salame che più ungherese di così non può essere, un po' di formaggio e un peperone. Lo taglio a strisce e mi piace. 
Una birra: Janos così faceva ed anch'io ormai un po' magiaro lo sono diventato.