domenica 26 marzo 2017

strade

Da Asni verso le undici parte un autobus che ti porta attraversandole tutte, al di là delle montagne dello Alto Atlante. Il biglietto costa 50 sdram (5€) ma vi assicuro che chiunque sarebbe disposto a pagare molto di più per ammirare lentamente i monti e le valli che attraversa. 
Verso le dodici e mezza il pullman accosta lungo una stretta curva e tutti scendono. Pranzo in un villaggio di cui ora trovo il nome, ma fatto di dieci negozi che alimentano viandanti e altri abitanti della impervia zona.
Poi un colpo di clacson e le amicizie di un pranzo si separano per sempre.
Il pulman riprende la sua marcia. Su per coste infinite e di qualche ciuffo verde decorate che non tanto più in alto di neve sono ricoperte.
Giù la valle precipita nello infinito e ti chiedi come faccia quel grande pullman a passare su quella pista stretta e senza alcuna protezione. 
Tre incroci di cui uno solo con manovra mozzafiato. Traffico nullo. Ma la gente viaggia.
Ad un bivio si ferma, qualcuno scende qualcuno sale, ecco un altro bivio. Stradine ancor piu strette e non degne di mezzi ma solo di piedi. Stradine che porteranno laggiu nella valle dove qualche casa e um po' di campi resistono nello apparente nulla. 
Poi arrivi a Tizi n'Test! Tizi credo stia per passo e come in tutti i passi c'è un rifugio scavato nella roccia con un po' di orticelli che dicono molto della economia del luogo.
Il pullman non si ferma. Roba da turisti ed io sono l'unico! Di li, dai 2100 m. Di Tizi inizia una discesa ricamata sul vuoto con curve che vanno e vengono sicché quasi in fondo iniziano alberi verdissimi che il tuo vicino di fila spiega essere l'albero dello Argan da cui si ricava un olio di cui sembra le femmine occidentali siano particolarmente ghiotte ed ancora non ho capito il perché.
Ormai siamo nella ampia e fertile pianura che separa l'alto Atlante dallo anti Atlante dove sono ora e che domani mi preparo ad attraversare per arrivare inshallah ad Agadir non so fra quanti giorni. 
La cosa che mi ha fatto sorridere è che nella città di Toroudant di mura rosse tutta cinta, ho incontrato un uomo interessante di cui magari parlerò piu in la, Yves che mi ha raccontano che la mia un po' pazza idea altro non è più o meno lo stesso percorso che il beato Charls De Foucault fece nel 1884.