lunedì 27 marzo 2017

madrasa

Mi ero da poco seduto in una povera locanda per mangiare qualcosa e rifarmi della lunga camminata nel deserto. 
All'improvviso entrano due poliziotti di cui uno in divisa. Esamino le anomalie presenti e velocemente arrivo a comprendere di essere io.
Infatti! Documenti? Cosa fa qui? Solite domande. 
Lei sa che qui non c'è albergo per cui deve andarsene la dove lo può trovare. Ma perché non ha una macchina? 
Ho una tenda ed è mia intenzione fermarmi a campeggiare dove trovo un buon posto. 
No no non è possibile è troppo pericoloso!
È armato? No sorrido! E mi fanno il segno dei taglia gole. Oddio! 
Mai letto nulla del genere nelle varie relazioni, mai amici incontrati anche oggi mi hanno messo in guardia anzi campeggiare è abbastanza normale. 
Comunque i due poliziotti esaminano con cura il passaporto e lo fotografano con il cellulare.
Poi mi salutano con gentilezza e mi dicono di andarmene in un paese vicino. 
Mi avvio a piedi e penso. Vorrei non sottovalutate l'avviso ma troppe cose non quadrano e poi non è facile andarsene velocemente se si è a piedi.
Scendo nella valle. Pulita ordinata ci sono ragazzini che giocano donne che parlano e uomini che zappano. 
Decido di fermarmi qui vicino all'acqua. 
Più tardi allo imbrunire metterò la tenda e proverò a dormire. I due poliziotti non sono riusciti ad agitarmi. Per ora!


Aggiornamento!!
Alle otto è arrivato mezzo paese e mi hanno fatto capire che se stavo li la mia gola sarebbe stata a rischio. 
Che si può fare? Dove posso andare? Ali il più intraprende, dice Madrasa! Scuola coranica! Fa una chiamata e via. Tutti mi aiutano a raccogliere le mie cose. Si va. Ora il paese sa di me dello idiota italiano che va in giro da solo. 
Uno porta una lampada a gas, un altro Dell'acqua. Qualcuno mi indica la toilette. Qualcuno porta il fornello per il the! 
Che gente!!!!


Aggiornamento!! 
Poi questa mattina, Omar quello che mi aveva avvisato, è venuto a svegliarmi o meglio a chiedere se tutto era andato bene. 
Ho scoperto che Omar è il postino del paese e mi chiedo quante lettere mai arriveranno.
Omar mi ha indicato la strada asfaltata per Igmir ma io testardo come al solito ho detto che volevo continuare da dove mi ero fermato ieri. 
Cosi Omar mi ha accompagnato sullo alveo secco ed alla pista mi ha salutato caramente e spero non fosse per la mancia che avevo lasciato