giovedì 8 marzo 2018

Gabriela Mistral

Oggi seguendo il consiglio di Danilo Beth Rey, ho preso un autobus e mi sono addentrato su per una valle andina.
Dopo un po' di km il paesaggio cambia quasi improvvisamente. 
I monti si fanno sempre più aridi mentre per contrasto il fondo valle sempre più verde. 
Viti. Soprattutto bianchi Chardonnay, Suvignon ed uva ta tavola. 
C'è sempre un vento fresco che mitiga il caldo e per questo mettono dei grandi teli per proteggere le vigne.
Nel video postato prima vi ho detto del simpatico autista-guida che con passione mi raccontava delle tradizioni di questa valle che affondano nella civiltà incaica.
Oggi purtroppo "grazie" ai vegetariani, le viti stanno per essere soppiantate dagli abogado che pero richiedono molta più acqua e quindi impoveriscono il territorio. 
Comunqie arrivato ad un bivio sono sceso e mi sono incaminato per raggiungere Cochiguaz dove c'è l'osservatorio astronomico.
Mi è stato detto che il cielo di notte qui è bianco!
Lungo la strada un avvocato con la sua polola mí ha preso a bordo. 
Morale: siamo arrivati al paese, siamo scesi al fiume e ci siamo tuffati nelle fresche acque. 
Bellissimo. Dato il clima decisamente secco ho impiegato 10 minuti ad asciugarmi tutto.
Poi siamo andati a pranzo assieme e l'avvocato cileno ha voluti provassi il Pisco (spero di averlo scritto bene) sorta di liquore non forte composto da mosto di un tipo particolare di uva, limone e zucchero. Niente male. 
Abbiamo mangiato, parlato ed ora ho due amici in più in Chile! 
Ho chiesto che mi lasciassero al bivio da dove a piedi ho raggiunto il luogo dove sono ora:
Monte Grande. 
A Monte Grande nacque e visse la sua infanzia l'altro premio Nobel per la letteratura Cileno: Gabriela Mistral!
Confesso la mia ignoranza ma mai ho letto nula di leí. Lo farò iniziando da "Sonetos de la Muerte" dati che qui in un piccolo museo, si conserva l'originale.
Sono uscito dal museo. Mi sono seduto e sento il vento tiepido che mi accarezza dolcemente, risento i discorsi di oggi, assaporo ogni anfratto, ogni cima, ogni colore, ogni profumo di questo luogo dove resterà in pezzo di me stesso e dove con la mente ed il cuore so ritornerò.