venerdì 26 gennaio 2018

Candelario e Teresa Mancilla

Verso gli inizi del 900 un giovane di nome Candelario, e questo dice molto della fede di quella famiglia, nato a Puerto Montt si trasferì a Punta Arenes, probabilmente spinto dal desiderio di cambiare in meglio la propria vita e credo anche da un po' pazzo ma sano istinto di avventura. A Punta Arenes si innamorò e sposo la sua Teresa anch'essa animata dallo stesso spirito. I due si avventurarono a primavera per gli aspri monti della Patagonia. Probabilmente ad aiutare la coppia c'era uno o due cavalli, magari qualche pecora e non oso pensare una o due mucche oltre un po' di vettovaglie quali farina e sale ed il corredo della giovane sposa. Di sicuro niente carro dato che qui di strade oggi come allora non se ne parlava. 
La copia cammino per tre mesi fermandosi qui e là ma mai trovando il posto giusto. Passarono attraverso l'Argentina ed ascoltando i racconti dei vecchi pensarono di dirigersi verso il lago del Desierto e di li ritornare in Chile ammesso ma non concesso che in quel tempo ci fossero confini precisi fra le due nazioni.
I luoghi erano selvaggi, gli alberi caduti fermavano la strada ogni dieci metri costringendo la coppia ad infiniti giri per avanzare di qualche metro. I torrenti scendevano impetuosi dai monti costringendo i due a guadi sempre molto pericolosi. 
Una volta arrivati al passo un forte vento dal sud gli investi. 
Sapevano che da lì in poi solo qualche cacciatore si era avventurato ma certo nessuna famiglia. 
La delusione si affacciava ogni tanto nei volti dei due giovani ma la volontà di lui di trovare il "paradiso" e l'amore tenero di lei davano ancora forza per proseguire nonostante i tanti giorni e notti trascorsi sotto una pioggia fredda e continua. 
Iniziarono la discesa e dopo un po' apparve loro un un lago o un mare grande di un colore verde azzurro. Capirono di essere vicini al loro sogno.
Quel fiordo era un lago grandissimo dove nessuno sino ad allora aveva posto piede se non nell' estrema punta a nord a 120 km ma loro certo non lo sapevano.
Scesero. Iniziarono ad ispezionare l'aspra e rocciosa costa sinché Candelario trovo un prato leggermente pianeggiante ma quel che più conta protetto da sud da una roccia alta. 
Quello era il posto! Candelario e Teresa Mancilla si fermarono anche perché ormai l'inverno era alle porte e la pancia di Teresa cresceva giorno dopo giorno aspettando il loro primo figlio.
Candelario taglio alberi, mosse assieme fascine di piccoli arbusti, zappo la piccola terra e semino patate. Un lavoro immane quell'anno.
Ma già il secondo la casa era più confortevole e calda e la piccola terra incominciava a dare i suoi frutti. 
La vita continuò e quella avventura è ancora qui. Guardo questi luoghi, invidio Candelario un po' e mi chiedo dove mai abbiamo perso quelli spirito.