sabato 6 gennaio 2018

Dientes de Navarino

06/01/16 07:54
Sto partendo per il giro dei Denti di Navarino. 4/5 giorni senza miei rompimenti. Saluti!

06/01/16 15:00
Ero indeciso se fermarmi qui alla laguna del Salto o se continuare per un po' ancora. Ho verificato le area per il campeggio ed ora sono tutte in quota così ho deciso di fermarmi qui. Il posto è bello c'è il lago e viene voglia di fare un tuffo. 
Appena finito di piazzare la tenda è incominciato a piovere e mi sono rintanato sotto da dove scrivo.
Domani mattina presto ripartirò e vedrò di arrivare sino al lago Escondido che le guide danno come seconda tappa.

07/01/16 08:00
Sono le sette passate da un po'. Ho impiegato più di un ora a disfare il piccolo campo.
Ho fatto un caffè, mangiato biscotti ed ora lo zaino mi attende per il secondo giorno.
Non piove e fortunatamente non c'è vento ed una nebbia bassa lascia buone speranze per la giornata. Ammesso e non concesso che in fondo al mondo valgono le stesse regole che da noi.
Ieri poi durante la salita ho raggiunto una coppia di Valparaiso. Mi sono rincuorato non essendo il più lento.
Poi loro mi hanno raggiunto qui al primo campo. Lei, Paola, era esausta e così ha sorriso quando le ho offerto il te che stavo preparando. 
Di lì è iniziata una serata fatta di chiacchiere, risa e reciproche prese in giro.
Lui si chiama Danilo come Danilo Bisoffi così ho cambiato continente ma i nome è lo spirito sono sempre i medesimi. 
Danilo e Paola amano la montagna e certo in Chile hanno una ampia scelta. 
Ieri Paola ha messo su una pasta ed in tre ci siamo mangiati mezzo kg di pasta condita con il tonno. Io ho tirato fuori il salame ed una preziosa birra. Eravamo allegri. 
Danilo vende ghiaccio. Andrò a trovarli a Valparaiso quando arriverò lassù.
Ora loro sono partiti da un po' perché si sono alzati prima. Li raggiungerò penso. 
Io sto qui seduto su un sasso lungo la Laguna del Salto a guardarmi intorno ed ad aspettare a faticare.

07/01/16 18:00
Paola e Danilo penso si siano fermati al lago Escondido. Io sono riuscito a fare un altro passo e quindi ci rivedremo a Puerto Williams.
Da mezzogiorno ha iniziato a piovere. Non fortissimo ma continua leggera. Ho continuato a camminare camicia e giacca per la pioggia. 
Poi dopo questo ennesimo lunghissimo passo, lungo la discesa ho trovato un posto per la tenda. Continuare o fermarmi e preparare tutto per la notte visto che non pioveva. 
Ho deciso di fermarmi. Scelta saggia perché dopo aver messo su la tenda ed essere riuscito pure a cucinare qualcosa la pioggia ha ripreso ed ora scrivo da sotto la tenda dove ho buttato dentro tutto alla rinfusa.
Ogni tanto esce pure il sole che subito riscalda ma subito lascia il posto alla pioggia ancora.
Ho i pantaloni infangati e non solo quelli. Resistiamo! Spero solo che domani mi faccia ripartire senza pioggia. Piccoli desideri ma per essere felici basta questo. Forse ci vorranno ancora due giorni ma forse se sono fortunato ed ancora in forma me la posso cavare in un giorno. Ora chiudo tutto e mi metto a dormire anche se verrà buio verso le 11. 
Silenzio rotto solo dal vento e dalla pioggia.


08/01/16 09:00
Alle sette circa sono passati un ragazzo ed una ragazza danesi. Due parole loro dovevano andare avanti per via di un altro. 
Alle otto ero nel mio sacco. 
Mi sveglio d'improvviso! Guardo l'ora: 12,30.
Un vento fortissimo sta letteralmente accartocciando la mia povera tenda che si abbassa sino a coprirmi il volto e poi ritorna su per ripartire alla prossima follata. Sento l'acqua a scrosci, provo a sentire se il sacco o l'interno sono bagnati. Nulla per fortuna. Non so bene che fare anche perché il vento sempre aumentare. É buio, guardo l'ora: le 2.
Se esco mi bagno tutto se rimango temo un crash della tenda. Finalmente alle quattro smette di piovere solo vento ed ora pare, pare meno forte. 
Riesco a chiudere gli occhi mezz'ora, miracolo. Quello che continuo a chiedermi come farò a ripartire. 
Alle cinque prendo coraggio.i vesto, arrotolo il sacco ed il materassino, preparo lo zaino e fuori. 
La tenda è lì sembra volare via è solo tre picchetti la tengono al suolo. 
Prendo il telo lo piego alla bell'e è meglio. Raccolgo i picchetti, la struttura. Rapido metto tutto nel sacco e.....via.
I danesi li trovo un mezza ora in la. Chiedo se è pronto il caffè? Ridono per fortuna. La loro tenda si è rotta. Un palo si è spezzato e pensare che è una Nordisk.....
Ormai non c'è altro da fare. Si continua. 
Ora sono le nove! Il cielo non è azzurro ma si per la Patagonia lo è. C'è un pallido sole, faccio il caffè, mangio pane formaggio ed una arancia.
Guardo il posto è lindo come dicono qui ma questa notte era......un inferno. 
É Patagonia è Magellano......
Si riparte un passo a 850 mi attende ma preferirei andare sullo Stivo.....altra cosa.


08/01/16 18:00
É dalle cinque di questa mattina che cammino! Ho messo a riscaldare un po' di minestra ma vi confesso che non vedo l'ora di sedermi davanti ad una birra dopo una doccia calda.
Ho fatto il giro dei Denti di Navarino in quattro giorni. Sono soddisfatto!
Oggi poi dopo la nottata e non so più quanti laghi, la salita ultima al passo Virginia, penso in onore di Virginia Tabarelli de Fatis che altro, è stato un calvario. Scalinate fatte di fango ove bastava un nulla per scivolare e poi arrivato in vetta ghiaioni ghiaioni ripidissimi.
La danese era preoccupata 
Troppo stanco. Vado a dormire!


09/01/16 09:00
Questa mattina mi sono alzato alle otto! 12 ore di dormita svegliato solo dalla solita pioggia. Stamani c'è il sole così me la sono presa calma! Caffè o almeno quell'acqua scura e dolce che solo nel caldo assomiglia al caffè della moka; appesi teli vari ad asciugarsi, prepararto lo zaino ed ora panino con formaggio e salame accompagnato da acqua di ghiacciaio. 
Ormai la fine è vicina. In qualche kilometro sarò alla unica strada di questa isola. 70 km! Poi avrò ancora otto km e arriverò al mio hostello. 
Esperienza forte ma ero pronto così è stata splendida. Non mi cambio da 4 giorni, mi lavo gli occhi e la cosa più difficile è mettersi i calzettoni che paiono sempre un po' umidi il mattino fuori dal sacco. 
Ieri quando sono arrivato sulla cima del passo Virginia, si perché non è solo un passo è anche il punto più alto del Trekking, ero felice come un bimbo. Ho battuto i bastoncini in aria ed i danesi che mi seguivano hanno fischiato. Avevamo capito che ce l'avevamo fatta è direi che non era per niente scontato. 
La discesa vista da sopra mi ha inquietato un po' ma dopo il primo passaggio aereo mi sono buttato giù per il ghiaione infinito saltando nella ghiaia fine che come per miracolo in alcuni tratti sostituiva i sassi più grossi. Balzi di metri atterrando morbidamente sui talloni per seguire un altro balzo. Mi son ricordato dei ghiaioni di forcella Piz Boè i dello Stivo ma immensamente più lunghi. 
Ora sono qui seduto su un tronco a scrivere, a farmi compagnia. Vorrei ci fossero altri giorni come questi in una terra al limite del mondo ove cose semplici diventano difficili ma dove forse troviamo un po' di umanità nella fatica, nelle difficoltà, nella sensazione di essere un niente in un ambiente troppo più forte di te.
Rifletto abbiamo dominato il nostro ambiente ed ora inseguiamo questa naturalezza che ci fa sentire il gusto della vita non scontata in ogni sua parte. 
Per favore mandate Donald Duck a fare questo giro. Da solo! Forse capirà che il potere è altro!


09/01/16 16:00
A puerto Williams hola cercato un posto dove bere una birra! Alla mia salute e a quella storia che ho ho appena lasciato definitivamente sorta di avviso della provvisorietà del nostro vivere. 
Il posto è il solito, un po' American set up ho ordinato una Austral rubia patate fritte che mi sto gustando una ad una immergendole in senape in barba a colesterolo e cose del genere che certo non dicono della qualità del vivere ma solo forse della lunghezza.
Fra non molto mi laverò, metterò mutande pulite, camicia linda, calzini finalmente puliti, ma la mia mente, il mio cuore è lassù alle cinque del mattino con il vento che come una donna che ti schiaffeggia ti fa sentire il suo amore. Non c'è il bel tempo, non c'è bufera ci sei solo tu con una bufera dentro infinitivamente più forte di quella che sta fuori.


09/01/16 19:00
Questa sera non avevo voglia di uscire a cena, così supermercato ma il problema era o meglio è nulla di fresco. Così ho chiesto carne ad usual. Un tizio al mio mostrate un pezzo congelato che sembrava carne mi ha detto "está carné"
Sembrava grassa ma, ma una volta cotta era grassa ma buonissima. Ora capisco come fanno a resistere al freddo.
Ho cucinato, bevuto birra, aggiunto pure una arancia per i salutisti. 
Devo ritornare a chiedere come si chiama quella carne? In fondo scoprire cibi è come scoprire monti: un po' bisogna rischiare. 
Ho speso 5400 pesos per una cena completa prima per la birra ed un po' di patate 11500. Il doppio!
Ora sto pensando alle scorse cene. Sorrido. 
Ho scritto a Danilo e Paola ma penso che solo domani arriveranno. 
Ora lavo i piatti e vado a dormire in un letto normale, puliti e cambiato come si conviene ma....sapete già dove è come vorrei essere....