lunedì 27 giugno 2016

Polamas

Padre Polamas mi accoglie sotto l'ombrosa pergola del monastero di Stravonikita.
Mi accompagna alla portineria e come sempre quando arrivi, mi offre un dolcetto e un bicchiere d'acqua. "l'acqua più fresca di tutta la penisola" affermo dopo averla bevuta tutta di un fiato. "quasi un miracolo" risponde sorridendo Polamas e capisco che um frigo è effettivamente un "miracolo".
Se vuoi ti accompagno a vedere la chiesa. Dentro ci mettiamo accanto e la simpatia reciproca aumenta. Riconosco l'icona di Sant Nicola mentre mi corregge su quella di San Giovanni. Poi mi chiede che lavoro faccio. L'architetto! Ride e dice anch'io! Per quindici anni a Salonico, progetti, autorizzazioni, imprese e poi ho lasciato tutto e sono venuto qui. "ho cambiato vita"! E vedo per la prima volta una consapevole scelta fatta non con leggerezza ma avendo ben chiaro difficoltà e opportunità.  Parliamo ancora progetti, vita da monaco, dello Abate a cui devo portsre i saluti del mio amico palestinese Issa.
Poi ci lasciamo lui ritorna alla accoglienza io alla polverosa strada.
Ora sono Alli Skiti di Sant Andrea e capisci che anche qui non tutto è perfetto. Finalmente le stesse regole sono applicate diversamente e penso che poi in fondo è questione di uomini non di regole. As usualy.
Sono appena rientrato dalla colazione e Sant Andrea si esalta: un pezzo di pane, un piatto di minestra ove l'aglio impera, un bicchiere d'acqua. I greci che mi circadavsno speravano almeno in un "ciai" the.