mercoledì 29 giugno 2016

angoli e spigoli

Le città che si sono espanse durante il periodo di fulgore del socialismo reale sembrano uscite da una esercitazione accademica di studenti al terzo anno di architettura ma anche il quinto va bene. Tutto sembra a posto. Il verde, i parcheggi ma di quali macchine, i percorsi ordinati i centri di aggregazione diffusi e non massimizzati; ma! Ma? Ma c'é qualcosa che non va ed oggi camminando per uno splendido esempio in cui mi sono imbattuto qui in Bulgaria e che si chiama Kardzhali, ho intuito: mancano gli spigoli dove andare a sbattere e gli angoli dove rinchiudersi. C'è l'uomo con la sua capacità di organizzare, ordinare, indicare ma manca l'uomo con il suo essere altro e il suo essere lontano da tutto. Per carità nulla di tragico pensando a Città piene di spigoli ed angoli ma prive di gerarchie organizzative. 
Cavoli sto facendo l'architetto del cavolo del 68 mentre tre bulgari cantano magistralmente dolcissime canzoni un po' in inglese e in bulgaro che poi sono la stessa cosa di spigoli ed angoli. 
Mi piace stare fuori.....