venerdì 21 ottobre 2022

diversificazione

Quanto amo queste architetture!
Un architetto di regime in questo caso socialista sovietico, provo a rendere uguali secondo i dettami dello stesso regime, gli uomini che li dovevano trascorrere la loro ben regolata vita!
Di ma e se è piena la vita, diceva mia madre, così ogni terrazzino divenne espressione di cambiamento, diversificazione e via dicendo: di ma e di se appunto.
Credo che solo al terzo piano a sinistra si possa vedere l'originale gli altri terrazzi sono diventati altro e vorrei osare dire una storia complessa ed infinita.
Uno ci ha messo come il nostro esimio collega un po' di verdura, non un bosco verticale per carità. Un altro ha trovato delle finestre di un autobus, un altro una ringhiera di ferro, un altro un moderno serramento alluminio vetro.
Gli architetti servono solo ai regimi che poi possono essere totalitari come quello che produsse quelle case lì tutte ordinatamente composte oppure come dalle nostre parti, fare si che l'affermazione dell'ego individuale diventi apparentemente ordinato ma in realtà altro non sia ne più ne meno quella necessita di essere tale e quale a quella dei balconi di cui sopra.
È solo un problema di committenza non di architettura e per questo da architetto del cavolo amo immensamente questa composizione che in nessun ordine sta così come deve essere per gli uomini!

PS: in attesa della marshukta che mi porterà al monastero di Gelati ove l'architetto nulla conta dato che è la capacità costruttiva collettiva ad essere un valore.