domenica 23 ottobre 2022

Ushguli

Un passo dietro l'altro e ti sembra di tornare indietro di un centinaio di anni alla volta.
I muri in pietra ordinata senza alcun legante con grandi lastre a finire. Il pavimento tutto scomposto dagli innumerevoli passaggi ma con un legno ogni tanto a dar cadenza e sicurezza con il suo essere posto di traverso.
I muri delle case qualcuno ancora intatto altri lasciati andare come per le famiglie che li abitavano. Poi qualche veranda in legno antico a voler raccontare che il sole è prezioso proprio là dove più fa freddo.
La donna che taglia legna e ne aggiunge ancora al già consiste mucchio.
Salgo su lentamente. Due giovani stanno portando a mano travi di legno per la nuova casa. Parliamo. 27 anni conosce Sorrentino, parla inglese meglio di me, ma vive lì in un paese fermo al 1200. Chiedo cosa coltivano a quell'altezza e a quelle temperature.
Patate, carote, cavoli. Internet ha portato qui cose inimmaginabili e quel giovane uomo ne è la conferma.
Guardo la torre. Gli chiedo del perché. "Per difendersi dai nemici" "ma se qui il nemico è il freddo e la montagna chi vuoi mai venisse a rompere" "le altre famiglie" . Ecco forse un motivo di quelle infinite torri una per famiglia per difendersi, affermarsi sulle altre.
Cammino; una scaletta in legno mi fa scavalcate una povera recinzione metallica. Il cimitero! Le foto decorano le ultime tombe mentre le altre rimangono con scritte per me impossibili.
La chiesa ha un recinto in pietra, una porta piccola per entrare e così devi chiamare il capo. Affreschi: anche nel più sperduto paese di questa sperduta terra qualcuno ha lasciato che le immagini raccontassero.
Esco alla luce del sole e guardo il ghiacciaio che sta lì sopra: poca cosa la bellissima chiesetta ma in un luogo ove la forza della natura la puoi toccare con il cuore, la mente, i sensi.

strada

campane

chiesa





paese