lunedì 10 ottobre 2022

evoluzione

Era un po' che non tornavo a Peja/Pec. Ho ripercorso la val Rugova che ricordavo quasi Immacolata nella sua bellezza e che ora trova edifici in ogni dove. Sono tornato a sedermi sotto quel gelso che grondava succo di more come fuori grondava il sangue. Ho cercato la vecchia casa Serba che avevo preso in affitto per salvarla dalla furia della vendetta. Oggi è sparita portata via da costruzioni che nulla hanno a che fare con questo luogo ma con una "cultura" affaristica occidentale.
Al negozio del pane dove mi fermavo un tempo ho preso un po' di pane e mi son messo a chiacchierare.
Un chilo di pane costa 0,60 € una notte in albergo arriva a 100,00 €. Mi chiedo dove sta andando questo Kosovo? Gente povera da una parte gente ricca dall'altra ma le "colpe" si cercano altrove come al solito. Ma? Le casette che avevamo aiutato a ricostruire sono sparite ingoiate da una speculazione selvaggia. Tutto è cambiato fatto salvo l'assoluta confusione dei cavi elettrici tale e quale quella di allora. Alle volte per comprendere basta fare i marziani ed in luogo dei scintillanti negozi seguire i cavi elettrici.
Mi chiedo a chi vendano tutti quei vestiti e scarpe. La gente mi pare vestita come sempre.
Forse una società un po' schizzata e d'altra parte se si fa un monumento a chi si è fatto fare un servizietto sotto il tavolo altro non può essere. Io se fossi D'Alema vorrei il mio monumento magari qui a Peja dove abbondano da pochi anni a questa parte. Cavolo anch'io ho bombardato Belgrado!
Ieri sera poi fortunatamente ho ritrovato la gente del Kosovo che ricordavo, poveri come sempre, dignitosi, ospitali come non mai.
Arrivando a Rausich un uomo mi ha guardato e...."Fabio...." Aveva 12 anni quando arrivai qui ma sentirti chiamare è stata una magia che mai mi sarei aspettato. 
Faleminderit!

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