mercoledì 19 ottobre 2022

Sumela

Andar su! Sembra di essere dalle mie parti: torrente che salta fra sassi enormi, boschi di conifere erti come non mai. Poi arrivi li e te ne freghi dei turisti. Percorri quella scala scavata nella roccia e pensi ai monaci ed al loro insegnamento: erta è la via che conduce al signore. Quanta storia, quanta forza per far diventare un antro di roccia un porzione di paradiso. Guardo estasiato gli infiniti affreschi che coprono la chiesa antica mentre il nuovo monastero pare difendere quello antico. Provo a leggere il greco degli affreschi, provo a capire la storia nota che raccontano.
I Turchi pare abbiano capito che almeno per convenienza economica, è meglio proteggere quei luoghi anche se troppe bandiere stonano.
Nessuno spiega che di lì i greci se ne sono andati nel 1923 dopo aver provato loro stessi a fare gli imperialisti. Quanta sofferenza di 5 milioni di uomini, donne, vecchi, bambini portati via da una terra loro da migliaia di anni. Tutto sepolto per vergogna o noncuranza di altri.
Perdere la Trebisonda si dice da noi. Lo diceva mia madre spesso e permettete di non credere alla favola passata in Wikipedia circa la perdita della rotta nel Mar Nero.
Perdere la Trebisonda è perdere il senno come accade allora e che costò tanto a greci ed armeni che qui vivevano.
I giovani Turchi riuscirono davvero a sovvertire le sorti allora e non come volevano fare i giovani turchi di PD memoria.
Guardo: mi chiedo perché abbiamo sepolto tanta storia?
Come vorrei riesumarla provare a capire per non ripetere tragedie immani capaci di diventare luogo comune anche quando Facebook, Internet non esistevano.

La scala

Interno

Affreschi

La chiesa, affreschi

Il monastero dalla valle