lunedì 31 ottobre 2022

pianura

Sono su un taxi collettivo e sto viaggiando verso la frontiera dell'Uzbekistan. Ci sono quattro donne il taxista ed io. Ci sono circa 1000 km da fare ed il prezzo concordato è di 16000 tenge (monete kazaka) pari a circa 35,00 €.
La macchina è un po' stretta ed io sono circondato nell'ultimo posto da valige e dal mio zaino. I vetri sono oscurati così vedo anche poco fuori nell'immensa pianura kazaka.
Ora abbiamo lasciato la città e la strada diventa a 4 corsie e l'auto viaggia a 150 km/ora.
Una kazaka mi ha chiesto se: engleski? No Italianski! Oh Celentano! Sembra al solito che i cantanti siano la parte di noi più conosciuta al mondo in barba a Berlusconi ed ammennicoli vari. Va bhe meglio così.
Fuori la pianura desertica corre veloce. Un po' di nebbiolina si alza velando il sole e la strada ma l'autista continua imperterrito a correre.
Ali, il ragazzo conosciuto ieri e che mi ha organizzato tutto questo mi ha saltato dandomi la mano come si fa da queste parti. Lui parla sette lingue: kazako, russo, inglese, francese, tedesco, turco ed arabo.
Mi scrive i messaggi WhatsApp in italiano e mi ha detto di essere stato a Rimini. Secondo me Bonacini dovrebbe invitarlo; qui fa il cameriere per pochi tenge al mese.
Un cartello mi avvisa che siamo a 116 metri sotto il livello del mare. Ora nella infinita pianura non ci sono nemmeno gli elettrodotti.
Ora ho ripensato alla mio tormentone di viaggio: "stamani mai vorrei essere in nessun luogo come questo dove sono ..felice di quello che mi circonda e mi è stato dato".
Ciao ci sentiamo in Uzbekistan: Samarcanda si avvicina!