venerdì 22 dicembre 2017

caballero

Questa mattina un auto da rimessa guidata da una certa Laura (bisonno polacco, nonno tedesco, nonna cilena) mi ha portato sino al El Desemboque. 
Ho pagato e Laura se ne andata con un "buena sorte". 
Ho sistemato lo zaino che mi pare pesantissimo ma che devo portare se voglio avere qualche speranza di farcela per i prossimi 4 giorni.
Mi sono incamminato . La strada sembrava comoda e ben segnalata ma dopo un centinaio di metri le prime difficoltà.
Il livello del lago si è alzato moltissimo e una valanga di sfasciumi ostacola il procedere.
Non ho desistito e finalmente il sentiero si è innerpicato sul fianco della montagna. 
La salita era durissima e mi sembrava di essere abbastanza in forma ma più tardi pagherò la mia voglia di strafare. 
Il sentiero attraversava continuamente ruscelli che precipitarono dall'alto della montagna. Un guado, un'altro sempre in equilibrio precario su qualche sasso o tronco. 
La fatica ormai si faceva sentire ed avevo appena imboccato la discesa finale quando un rumore insolito mi ferma il cuore. 
Mi giro ed è un cavaliere che avanza lento sulla mio stesso sentiero. 
Ci fermiamo! Lui sorride, io sorrido ansimando.
Ha dei pantaloni di cuoio come si vedono nei film, in capello largo e la più classica delle biasacce posta dietro la sella. Parliamo! Io chiedo del sentiero lui da dove vengo e se sono solo? Anch'io risponde alla mia affermazione. Abito a 3 ore da qui e la mia compagna fedele è lei accarezzando il collo della cavalla.
Tira fuori un bottiglione di vino. Me lo porge, di canna ne bevo un sorso e mi sento rinvigorire.
Parliamo ancora. Capisco che Gabriele vive da solo sperduto fra monti, con in cavallo, qualche mucca in po' di galline. Al paese ci va una volta al mese con il cavallo. Lo invidio un po' e penso di accettare il suo invito per stare in un suo capanno. Ma tre ore in più proprio non ce la faccio.
Ora sono seduto in riva al lago. Ho messo la tenda e fra un po' andrò a dormire per combattere il freddo pungente. 
Mi sono fatto una minestra calda, un po' di pane, formaggio ed un the per finire. 
Penso a Gabriele. Alla sua vita fuori dal mondo al suo sguardo felice.