lunedì 25 dicembre 2017

Natale

Fortunatamente ieri avevo buttato due kg di troppo che pesavano nello zaino, così oggi, quando sono sceso dal pullman ed ho incominciato a camminare per una città praticamente deserta, la fatica è stata leggera.
Mi accorgo che è Natale perché tutto è chiuso e finalmente ho trovato in bar di un distributore , che mi consente di stare seduto protetto dal vento, bere in caffè con il latte mio pranzo natalizio e stare connesso via WiFi con il mondo.
Vorrei avventurarmi all'inferno di questa regione ma forse prima è il caso di prendere qualche informazione maggiore di monti, laghi e sentieri. Dovrò aspettare domani.
É uno di quei giorni in cui ci si sente in po' homeless e si sfiora per un attimo una condizione che al contrario molti vivono quotidianamente. L'esercizio della pazienza, della attesa che pare infinita mette a dura prova le proprie capacità di accettazione e remissione che normalmente sono poste in secondo piano da obbiettivi, cose da fare, che sembrano dare un senso al vivere mentre sarebbe interessante trovarlo proprio nel non affannarsi ma nel godere del poco infinito che può rappresentare un caffè per pranzo di Natale in una stazione di servizio.
Mamma mia....ho riletto.... sorrido e spero lo facciate anche voi.