venerdì 6 aprile 2018

arresto

Di ritorno da Machu Piccho la giornata che sino ad allora era corsa via in una regolare normalità, si è improvvisamente animata! 
Posto di blocco della polizia peruviana! Nessuno ci fa caso sembra tutto normale cinque minuti e via di nuovo. 
Il poliziotto però è zelante e presi i documenti dello autista dice: " facciamo un controllo'.
L'ultimo della giornata! Sorrido! Capisco subito che c'è qualcosa che non va. Il poliziotto dice: "dai che li sapevi....".
Discussioni: i due si allontanano; entrano nella stazione; si aspetta! I compagni di viaggio rumoreggiano, c'è chi ha un appuntamento, chi un autobus, chi un volo.
Il poliziotto invita il driver: "devi informare i turisti...." Il driver tace, chiama qualcuno, il poliziotto parla al telefono. 
Capisco che hanno avvisato l'agenzia di mandare un altro driver.
I compagni di viaggio fortunatamente dalla iniziale rabbia si chetano ed incominciamo a scherzare.
Dopo un po' il poliziotto apre il portellone del van: aplauso! "Intiende los español?" "Yooooo, naaaaaa, risate"
"Il vostro autista è in stato d'arresto! Stanno mandando qualcuno da Cusco e ci vorrà almeno mezza ora" 
La più sveglia del gruppo chiede: "ma perché li arrestate?" 
"Non ha pagato gli alimenti alla moglie!"
La tensione si allenta usciamo tutti in strada per cercare un taxi o un mezzo per arrivare a Cusco; nulla ormai è buio. 
Siamo tutti in strada, si ride e non si sa bene se essere solidali con l'autista o con la moglie ma una cosa è chiara, almeno a me, Perù ed Italia sono la stessa cosa in questo campo.
Il tempo passa e una ventina di turisti sul ciglio di una strada davanti ad un commissariato non sono una cosa che non si può sottacere. 
Arriva un ufficiale e comprendo che la selezione in Perù è migliore che in Italia!
Ascolta l'inflessibile poliziotto, l'autista e guarda noi!
Decisione splendida: l'autista ci porterà a destinazione accompagnato però dal poliziotto e da un collega che alla fine del servizio lo arresteranno come d'obbligo!
Noi siamo tutti arrivati a destinazione ma la domanda è: "come potrà pagare gli alimenti alla moglie se non può lavorare ed anzi magari dovrà pagare dei danni per il ritardo?"
Ma? La giustizia alle volte combina guai più che provare a risolverli. 
Secondo me ci vorrebbe il ritorno dello INCA.