sabato 24 febbraio 2018

fiume di lava

Ieri è stata una delle giornate più dure da quando cammino da queste parti.
Alle nove sono di fronte al guardia parco, pago la mia entrata e chiedo informazioni.
É aperto mi conferma sorridendo! Ci sono due punti in cui il sentiero si perde ma poi riprende; con il GPS ce la puoi fare. Ah questo anno sei il secondo che lo fa!
Ecco doveva essere questa ultima informazione a mettermi sulla allerta ed invece felice come solo uno sciocco sa essere mi sono avviato.
Le prime due ore scivolano via tranquille nel bosco prima e sulla cenere poi.
Ho persino il tempo di qualche foto. Poi improvviso il sentiero finisce a causa di una evidente frana alluvionale. GPS e via il terreno non è poi così accidentato. La frana finisce dopo un paio di km in un muro di lava. Cerco il sentiero ma nulla: capirò poi che questa è la vera interruzione. 
Mi arrampico su per questo fiume freddo di lava evidentemente scesa dopo la realizzazione del sentiero. Quattro km di inferno e non tanto per il paesaggio che certo lo evoca, ma per la difficoltà ad avanzare. 
Mi spiego: la lava forma in superficie dei sassi che sembrano stabili e sufficientemente grandi per sostenerti ma nella realtà sotto la superficie solida c'è cenere ed i sassi si sbriciolano con un nonnulla. 
Sarò caduto almeno cinque volte e ne porto i segni sulle mani e gambe. I bastoncini aiutano ma si infilano sotto e non vengono più su. 
La lava poi come ogni buon fiume fa delle anse dove le rocce si fanno a strati taglienti come coltelli. 
La faccio breve: sono uscito da questo inferno alle 14. Esausto ma di sentiero non c'era ancora traccia. Poi un palo giallo con la punta rossa: qualcuno li lo aveva messo!
Il paesaggio è sempre lunare, cenere nera ovunque e sembra di camminare sulla neve.
Il terreno è ripido e sto pensando di cercare un sentiero che mi riporti alla strada. 
Poi una monte rosso, splendido! Il nero si mescola con il rosso. 
Cammino con lo zaino pesante cerco di farmi coraggio ma so che la strada è ancora lunga.
Improvvisamente, vedo qualcosa di giallo che si muove. Sono due persone che stanno scendendo dal sentiero da dove volevo "fuggire".
Parole, dos horas por riva, mi dicono. Vado avanti. Alle 18 sono al passo circondato da cenere nera e piccoli nevai. 
Inizia la discesa ma non finisce la fatica. Qualche piccolo bastone dice che sono sulla strada giusta. Poi il bosco poi la strada. Sono le 19 ho camminato 10 ore di fila il mio GPS mi dice che ho fatto 21,4 km ma è nulla pensando a quei 4 km di lava. 
Poi il campeggio, una doccia calda, la cena ormai al buio e il sacco e i crampi che mi tormentano per qualche ora poi crash sino a stamani: pronto a ripartire! 
Il secondo di questo anno: rido!