giovedì 1 febbraio 2018

nowhere

Ho interrotto l'ultimo post velocemente perché un'auto si fermò e mi fece salire.
Al solito dopo la prima diffidenza Patrizio si rilasso e grazie anche al figlio diciassette molto curioso l'atmosfera si fece decisamente amichevole e la conversazione interessante. 
Patrizio è un tecnico che si occupa di strade, asfalto, cemento e così da quasi colleghi è stato facile comunicare. Ora so molto sulla tecnica usata da queste parti e non è mai male imparare. Ignazio foglio di Patrizio, in vacanza assieme al padre e direi che per un diciassette è già un miracolo o forse sono stato io che come padre ero un disastro, Ignazio vuole fare il veterinario ed ama i cavalli che qui sono come degli amici fidati su cui puoi contare quando la tecnologia fa crash o proprio non c'è.
Quello però che volevo raccontarvi sono i duecento km di strada sterrata, su e giù, in mezzo alla natura senza nessuna cittadina (4 case) nel mezzo. 
Pensate è come andare da Rovereto a Bologna per strada sterrata senza incontrare una casa o qualche parvenza di comunità.
Ad onor del vero qualche casupola c'è e la domanda che ti sorge spontanea è "come fanno a vivere qui..." In the middle of nowhere.
I luoghi sono affascinanti, monti con ghiacciai, fiumi sinuosi ed enormi, lagune, acquitrini e foreste sui lati a nord e rocce su quelli a sud. 
Però arrivato e sistemato in un ostello grazie sempre a Patrizio, dopo cena sono uscito ed ho compreso immediatamente che quei 200 km hanno cambiato il clima. Ora il vento è quieto, l'aria tiepida e qualche tavolo sta fuori . Questa è in altra Patagonia....